La Regione Puglia ha concesso un contributo per gli investimenti di Ladisa srl nel campo della ristorazione pari a 12,6 milioni di euro. Di seguito l’approfondimento inviato da Nino Sangerardi.
“Ladisa srl è ammessa alla presentazione del progetto definitivo”. Parole vergate dalla Giunta regionale in merito all’investimento complessivo di 27.534.863,43 euro e agevolazione concedibile pari a 12.611.878,06 : il tutto mette in conto tre nuovi posti di lavoro.
Su quest’ultimo argomento Puglia Sviluppo spa(100% in capo alla Regione, delegata all’istruzione e analisi delle richieste di aiuto economico) scrive : “Si evidenzia che l’incremento occupazionale previsto sia piuttosto esiguo rispetto all’iniziativa e ai dati di progetto proposti. Pertanto si prescrive che l’impresa in sede di progettazione definitiva si impegni a effettuare nell’esercizio a regime un aumento occupazionale maggiore”.
Ladisa srl possiede un capitale sociale di 2.210.000,00 euro riconducibile a Ladisa Sebastiano 50% e Ladisa Vito 50%,amministratore unico Ladisa Domenico, sede legale Bari e operative Corato, Bolzano, Mesagne, Cerignola,Venosa, Matera, Pero (Milano), Genova, Roma, Taranto.
Pratica servizi di refezione scolastica in otto regioni italiane,nel comparto della ristorazione socio sanitaria per le strutture ospedaliere pubbliche e private, in quella dedicata ai dipendenti dei Ministeri dell’Interno, Difesa, Affari Esteri, Forze dell’Ordine. Gestisce sedici impianti produttivi che servono 700 strutture suddivise tra sud, centro e nord Italia.
Fatturato aggiornato al 21 luglio 2017 di 93.938.683,00 euro, totale a bilancio 66.707.058,00,dipendenti e collaboratori 2.955.
L’andamento economico generale degli ultimi due anni conferma il percorso di crescita che l’azienda ha intrapreso portando la società a posizionarsi, a livello nazionale, tra le prime due per tasso di crescita (25,40%) dal 2014 al 2016.
Il settore italiano della ristorazione collettiva è in evoluzione e genera affari per 4.825 milioni di euro, conta 1.150 imprese e 70 mila occupati, 40% del mercato nelle mani delle società ubicate in Lombardia, Lazio, Campania e Toscana mentre nel Mezzogiorno d’Italia primeggia il sistema delle Cooperative con una quota del 20%.
Leader è Elior Group, multinazionale francese, con una percentuale del 10,50(509 milioni di euro),al secondo e terzo posto Camst e CIR Food( rispettivamente 8,5% e 8,1% che totalizzano 410 e 395 milioni di euro),seguono Sodexo Italia,Pellegrini,Serenissima Ristorazione,La Cascina, Compass Group Italia, Dussuman Service, Ladisa srl.
Nel Piano finanziario Ladisa srl, i cui clienti sono per l’85% Enti pubblici e 15% privati, dichiara che i principali committenti dei servizi di ristorazione collettiva sono i Comuni che nel corso dell’ultimo quinquennio hanno indetto 6.317 appalti per un importo di 6,6 miliardi di euro.
Il programma imprenditoriale da attuare, denominato “Re-Start-Restaurant Advanced Research & Technologies”, verte, tra l’altro, sullo sviluppo di una nuova linea di produzione di piatti pronti, prodotti IV gamma, tecnologie di confezionamento Capsula, costruzione di un impianto di trattamento delle acque di dilavamento e lavorazione.
Realizzare in quale luogo? Presso gli stabilimenti Ladisa srl che si trovano nell’area industriale di Bari-Modugno.
Obiettivo principale l’aumento del fatturato,nel 2021, di 35 milioni di euro grazie alla partecipazione a gare centralizzate,creazione di nuovi centri cottura e “diversificazione core business potenziando il comparto privato e rafforzando la competitività su territorio pugliese e nazionale”.
Parallelamente la società barese sta sviluppando attività come gestione bar,vendita derrate alimentari(Italia e Estero),gastronomia.
Di recente si è aggiudicata la conduzione dei bar dell’Università La Sapienza di Roma,Politecnico di Bari,Ospedale San Paolo di Bari, stipulato convenzioni e acquisito commesse con Serist (Ministero della Difesa), Capital srl, Bosch spa, Cnh.
Lo stabilimento Ladisa srl di Bari è stato interessato da finanziamenti– tramite sottoscrizione dei Programmi integrati di agevolazione Po Fesr 2007-2013 della Regione Puglia–nel 2010 e aggiornati nel 2012 con dato occupazionale da raggiungere nell’esercizio a regime(2015) di 388,2 unità.
Dal verbale di collaudo firmato il 24 maggio 2016 si evince che il livello della forza lavoro al 31 dicembre è di 516 persone, l’impiego di denaro ammesso 11.593.585,85 euro e l’aiuto economico nella misura di 4.099.155,76.