Nella seduta presieduta straordinariamente dal Presidente della Regione, un “atto di indirizzo forte” per Compagnie e industria del settore. Approvate anche le linee guida per i tirocini formativi.
La Commissione Regionale per l’Impiego, presieduta straordinariamente dal presidente della Regione, ha approvato oggi una delibera con cui si vincolano le imprese impegnate nei programmi petroliferi, con particolare riferimento al nuovo programma di Tempa Rossa, ad assumere lucani per almeno l’80 per cento dei propri dipendenti impegnati nelle attività in Basilicata e, tra questi, almeno il 20 per cento attingendo alle liste di mobilità in deroga, una platea in cui attualmente sono inserite oltre 2000 persone.
La deliberazione, che rappresenta un atto non vincolante ma di indirizzo, era stata proposta da Cgil Cisl e Uil ed è stata adottata con l’astensione di Confindustria che, pur condividendone lo spirito, ha mosso rilievi tecnici su alcune parti del documento ritenute troppo perentorie.
Nella commissione è comunque prevalsa la necessità di esprimere un atto forte poiché, ha spiegato il presidente “Gli atti di indirizzo, per poter essere efficaci, devono essere netti e decisi e noi vogliamo dare un indirizzo forte esattamente come successe nel caso della Fiat quando un analogo atto di indirizzo fu sufficiente a cogliere il risultato”.
La Delibera impegna anche la Regione Basilicata a “favorire l’obiettivo anche attraverso l’attivazione della diversa gamma di strumenti e misure di incentivazione di politica attiva per l’impiego e la formazione” e invita “Regione, sindacati e associazioni imprenditoriali “ad attivare sulla scorta dell’esperienza realizzata con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Eni Spa, Parti Sociali e Regione Basilicata, un analogo tavolo di confronto con Total per affrontare le tematiche relative a sviluppo locale ed occupazionale, ambiente, sicurezza e tutela della salute”.
Nella stessa seduta Commissione regionale per l’Impiego ha anche approvato il disciplinare di recepimento delle linee guida in materia di tirocini formativi che fa seguito all’accordo Stato-Regioni in materia.
In Basilicata saranno previsti quattro tipi di “tirocinio”, ossia formativi e di orientamento, di inserimento/reinserimento al lavoro, per soggetti svantaggiati e estivi di orientamento.
I tirocini formativi e di orientamento sono finalizzati al passaggio dal mondo dello studio a quello del lavoro, sono destinati a chi ha conseguito un titolo da non oltre un anno e possono avere durata non superiore ai 6 mesi. I tirocini di inserimento/reinserimento sono destinati a quanti fruiscono di ammortizzatori sociali e possono durare fino ad un anno. I tirocini per soggetti svantaggiati, sono destinati a disabili, persone svantaggiate, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e possono durare fino a due anni. I tirocini estivi sono destinati a quanti, seguendo un percorso di studi, vogliono fare un’esperienza di lavoro estiva, e possono durare fino a tre mesi.
I partecipanti ai tirocini riceveranno un’indennità non inferiore ai 450 euro al mese. Se si tratta di soggetti che godono di ammortizzatori sociali, riceveranno 250 euro mensili a titolo di rimborso spese.
La Regione, che dovrà ora adottare le linee guida con una propria delibera, potrà anche prevedere misure di sostegno all’assunzione definitiva dei tirocinanti. In ogni caso, le aziende ospitanti non potranno avere tirocinanti per un periodo complessivamente superiore ai 24 mesi se non abbiano precedentemente assunto almeno il 50% di quanti hanno fatto tale esperienza in azienda.
NAPOLI (PDL), PER RISERVA ASSUNZIONI TOTAL, DELIBERA ELETTORALE
La delibera della Commissione Regionale per l’impiego firmata dal’ex presidente De Filippo per la cosiddetta riserva di assunzioni di lucani nella realizzazione di ”programmi petroliferi” in Basilicata è solo un atto di propaganda elettorale. Lo afferma il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli sottolineando che in tre anni più i cinque precedenti De Filippo non è stato capace di garantire ai disoccupati e laureati lucani posti di lavoro nei comprensori petroliferi della Val d’Agri e del Sauro e solo alla vigilia elettorale vorrebbe far credere che il suo impegno è utile. L’ex presidente sa bene che la delibera è un atto ”non vincolante ma di indirizzo” e che quindi la Total non è tenuta al suo rispetto. I dati sul personale sinora impegnato nelle attività petrolifere parlano chiaro: sinora la percentuale di manodopera lucana è molto bassa e solo per manodopera generica e si è fatto ricorso persino a geologi venuti dalla Lombardia. Meno male c he per De Filippo il tempo è scaduto perchè il suo tentativo preelettorale non avrà risultato. Solo un accordo sottoscritto da chi ha titolo -afferma Napoli – vale a dire con gli uffici de Ministero del Lavoro può avere efficacia e può realizzare opportunità di lavoro per il petrolio.
COSTITUITO L’OSSERVATORIO INDIPENDENTE TEMPA ROSSA
L’osservatorio Indipendente Tempa Rossa intende costituire un punto di riferimento, senza scopo di lucro, per cittadini,amministrazioni comunali, comitati spontanei e associazioni offrendo strumenti conoscitivi e di analisi senza condizionamenti di parte. Raccoglie materiali informativi, segnalazioni e studi indipendenti sulle complesse problematiche connesse alle attività petrolifere nell’area della concessione Gorgoglione e non solo, dove già sono evidenti i segni del degrado, non solo ambientale, con aree inquinate da fanghi petroliferi e veleni chimici ancora da bonificare con una condizione socio-demografica disastrosa (è l’area della Basilicata con le peggiori performance socio-economiche con alti tassi di emigrazione, spopolamento e disoccupazione).
Nella concessione petrolifera “Gorgoglione” – fa rilevare la Ola – la Total e la Shell contano di estrarre 50mila barili di petrolio al giorno con ingenti quantitativi di gas da pozzi petroliferi esistenti e futuri con oleodotti ed un centro olio a Corleto Perticara, in fase di realizzazione, ove sono già presenti enormi problematiche sulla sicurezza ambientale e sulla salute dei residenti, come le problematiche degli anni passati testimoniano.
Una concessione che le compagnie vorrebbero estendere dalla Valle del Sauro a quella del Basento, dove vi si troverebbero nel sottosuolo, secondo alcune stime, centinaia di milioni di barili di petrolio e gas da estrarre anche grazie al decreto attuativo dell’art.16 della legge sulle liberalizzazioni (alias new memorandum) che intende asservire l’intero territorio lucano, dopo le valli dell’Agri,Sauro e Basento, agli interessi petroliferi ed alle società private, riguardando anche territori protetti, come il parco regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane dove si intende sovvertire le misure di salvaguardia della L.R.47/97 attraverso le norme del piano del parco in via di adozione.