Rendiconto Inps, Tortorelli (Uil): “Solo mettendo in salvo i pensionati al minimo, gli anziani, le famiglie monoreddito e con più figli, facciamo un passo decisivo per mettere in sicurezza la Basilicata”. Di seguito l anota integrale.
“Solo mettendo in salvo i pensionati al minimo, gli anziani, le famiglie monoreddito e con più figli, facciamo un passo decisivo per mettere in sicurezza la Basilicata”. Lo ha detto Vincenzo Tortorelli, segretario regionale Uil Basilicata intervenendo oggi all’incontro di presentazione del Rendiconto Inps, aggiungendo: “la Basilicata ha dimostrato da tempo di non essere la regione dell’assistenzialismo, ma di aver vinto le grandi sfide economiche. Bisogna ripartire e rafforzare l’eccellente insieme al potenziamento delle infrastrutture economiche e sociali”.
“Dal nostro osservatorio – che è principalmente costituito dagli Uffici del nostro Patronato Ital Uil, presenti capillarmente sull’intero territorio regionale con sedi comunali e zonali, con oltre 60 funzionari e collaboratori e che rappresentano le nostre “sentinelle” del disagio – ha aggiunto – cogliamo il senso di smarrimento e di incertezza che attanaglia molte persone, a partire da coloro che svolgono lavori gravosi, dalle donne impegnate anche nel lavoro di cura e da coloro che lavorano da oltre 40 anni. Dopo la revoca del reddito di cittadinanza che specie al Sud ha visto migliaia di persone senza alcun sussidio, la Legge di Bilancio dello Stato, voluta da questo Governo, accentua il restringimento dei criteri per accedere al pensionamento anticipato ed accresce le penalizzazioni previste nei confronti dei lavoratori e lavoratrici che compiono questa scelta. Le penalizzazioni agiscono sia dal punto di vista del calcolo di pensione, che nei limiti imposti all’importo per il periodo di anticipo pensionistico. Dunque le persone avvertono il peso della mancanza di certezze. Il tema previdenza suscita sempre grande attenzione e genera preoccupazioni e critiche. L’idea di una profonda e strutturale revisione della riforma Fornero continua a non essere praticata. Pertanto, di anno in anno, possono cambiare le condizioni per accedere alla pensione. È ciò che sta accadendo anche quest’anno. La manovra economica varata dal Governo, al momento, sembra aver peggiorato alcuni percorsi. Questo è uno dei motivi – ha detto ancora il leader della Uil lucana – che ha indotto la Uil e la Cgil a indire una intensa e impegnativa fase di mobilitazione con scioperi nazionale il 17 novembre scorso e regionale il primo dicembre scorso. Lo abbiamo “gridato” nello sciopero del primo dicembre: Il Sud con questa manovra è ancora più indietro, ci sembra abbandonato. Non vediamo interventi diretti per dare un’idea di sviluppo del Mezzogiorno, non vediamo investimenti, neanche quelli previsti dal Pnrr che sono stati spostati e non capiamo dove saranno presi i soldi. E lo abbiamo detto di nuovo al Governatore Bardi: abbiamo bisogno di una velocità dell’economia lucana da “lepre” non da tartaruga”, come registra il recente rapporto Svimez”.
Per Tortorelli, inoltre “il rendiconto INPS diventa parte integrante del Rapporto Caritas “Controluce”. Sono due facce della stessa medaglia e ulteriori segnali del crescente disagio sociale che nella nostra regione coinvolge i nuovi poveri, tra i quali lavoratori e famiglie monoreddito colpiti pesantemente dagli aumenti del costo della vita. e. Per questa ragione insistiamo: c’è una sola strada per superare l’emergenza sociale ed è quella del lavoro dignitoso che si traduca in aumenti salariali al passo con il costo della vita e delle esigenze della famiglia – dalle spese scolastiche, specie universitarie a quelle per la salute – e nel superamento del precariato. Accanto a questo rivendichiamo misure nel welfare e quindi di sostegno che non possono ridursi nel bonus gas, nel nuovo disciplinare e forse in quello per l’acqua. La Giunta Regionale, come il Governo deve individuare risorse da destinare ad un Piano regionale di contrasto della povertà e del disagio sociale, che specie dopo l’annullamento del Reddito di Cittadinanza, una misura d’emergenza per una situazione di emergenza, in primo luogo accresca i servizi essenziali gratuiti”.
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