Gerardo de Grazia (Confsal Basilicata): “il rendiconto è un focus sulle potenzialità e criticità presenti nella nostra regione e certifica l’efficienza e la celerità dell’Istituto regionale ad elaborare ed erogare le prestazioni.
Come Confsal abbiamo evidenziato due temi, per noi, fondamentali, ovvero, spopolamento e occupazione.
Riteniamo siano correlati, solo, in parte tra loro e mi riferisco al fatto che i giovani abbandono la propria città di origine per l’assenza di occupazione, ma anche per acquisire nuove competenze e conoscenze.
Studiare presso i politecnici del nord assicura un ingresso nel mondo del lavoro, quasi, immediato una volta conseguita la laurea. Secondo lo Svimez entro il 2040 le università del Sud perderanno circa il 27% degli iscritti e questo non c’entra nulla con l’occupazione.
Il cosiddetto posto fisso non è più l’obiettivo principale, la flessibilità è diventata una priorità non negoziabile e lavorare fuori significa poter cambiare lavoro dopo qualche hanno, significa avere la possibilità di cercare sempre condizioni migliori. Il fenomeno del great resignation, le grandi dimissioni, registrate nel 2022, anche in Italia, ne sono la prova. La conciliazione vita/ lavoro diventa l’elemento fondamentale della carriera lavorativa, smart working, benefit e settimana corta sono nuove forme di lavoro che in altre zone del paese hanno preso piede.
La Basilicata deve essere pronta a cogliere le sfide come fatto in passato nel settore Automotive.
Vi è la necessità di aprire un dibattito serio su giovani e sull’ occupazione di qualità per garantire un futuro alla nostra regione”.