“Il ddl per portare fuori dal patto di stabilità i 166 milioni di euro delle royalties del petrolio, la visita della decima commissione Industria del Senato per verificare sul campo gli effetti delle attività estrattive, il “Local Report 2013” dell’Eni, la giornata di studio della Total riservata alle imprese interessate alla fornitura di beni e servizi a Tempa Rossa sono alcuni delle “tessere” del più complesso mosaico che per le piccole e medie imprese della provincia di Potenza riproduce una foto per noi da tempo nitida: quella di attività che vogliono crescere, produrre redditi ed occupazione in parallelo con la crescita dell’estrazione e della ricerca di idrocarburi e di conseguenza dei profitti delle compagnie”: è quanto afferma Prospero Cassino, presidente di Rete Imprese Italia della provincia di Potenza, organismo al quale aderiscono Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti.
“Per le pmi lucane – aggiunge – il rapporto con i grandi player del petrolio, a partire da Eni e Total, non ha ancora trovato canali e strumenti adeguati a garantire quelle commesse in termini di lavoro, erogazione di beni e servizi che rivendichiamo da tempo. Accade così che se da parte della Giunta Regionale vengono segnali concreti in direzione del pagamento dei debiti alle imprese specie attraverso la delibera che rimette in circolazione 70 milioni di euro, oltre che con il provvedimento riferito alle royalties che comunque è solo all’inizio del suo percorso, la rinnovata attenzione mostrata dal management Eni e Total alle problematiche delle pmi va tradotta in altrettanti segnali concreti. Non sono certamente i numeri del Rapporto Eni e di quello meno recente Total sull’impiego di manodopera locale al pari di imprenditoria locale che possono soddisfarci, se non – continua il presidente di Rete Imprese – registrando una graduale, ma ancora insoddisfacente, inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa. Da parte nostra siamo comunque impegnati a non concedere più l’alibi di non avere sul territorio pmi con caratteristiche specifiche e richieste dai player del petrolio.
Cogliamo l’occasione per ribadire al Presidente – dice Cassino – che le piccole e medie imprese e l’impresa diffusa sono disponibili a sostenerlo nella “battaglia royalties fuori dal Patto” e possono e vogliono essere partecipi e protagoniste del cambiamento. Le cinque associazioni che compongono Rete (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) sollecitano anche interventi per dare nuovo impulso al credito, attraverso il rafforzamento dei Confidi e modalità semplificate di accesso al gondo di garanzia per Pmi, con la contestuale incentivazione delle fonti alternative al canale bancario”.
Giu 28