Credo che non ci sia nulla da festeggiare per la riapertura del Cova perchè a parte la tenuta occupazionale e dell’economia locale che ruota con le sue attività commerciali, di ristorazione e ricettività intorno ai lavoratori dell’Eni e delle imprese petrolifere, in Val d’Agri i problemi torneranno tra qualche settimana ad essere gli stessi. Lo dice Filippo Massaro, sintetizzando l’opinione del Csail che in un incontro ha valutato la situazione. Sinora tra i commenti espressi, mi sembra che le uniche parole improntate sul realismo sono venute dal sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala, il quale si è augurato che l’inchiesta sul petrolio in Basilicata «sia un vero spartiacque e non si ripetano più gli errori del passato. Perché questo accada occorre l’impegno reale, concreto e trasparente della compagnia petrolifera e a seguire di Regione e imprenditori. E’ inutile fare riunioni e prendere impegni se poi questi sono disattesi». E’ da sempre questa la posizione del Csail che – aggiunge Massaro – continua a sostenere la necessità di guardare non solo all’estrazione e alla produzione di idrocarburi. Lo “spartiacque” di cui parla il sindaco – continua il portavoce del Csail – deve avvenire su questo terreno: più controllo su ambiente e salute dei cittadini senza nascondere o sminuire le emergenze e progetti in grado di realizzare lavoro duraturo per giovani e capofamiglia. A parte le bizzarie del tempo non si vedono in Val d’Agri, specie nel Parco, tanti turisti, se non qualche comitiva la domenica. Bisogna dunque interrogarsi su come sono spese le royalties per la promozione del turismo e dei prodotti tipici della valle. E i sindaci – è l’appello del Csail – si sottraggano al ritualismo dei tavoli in Regione che non cambiano nulla. Se proprio si vuole fare un tavolo la nostra idea è di promuovere a Ferragosto un’assemblea popolare nella quale assumere impegni concreti prima che con l’assestamento di bilancio della Regione anche quella quota residua di royalties non spesa sia rastrellata per esigenze di bilancio regionale.
