In data odierna la USB Basilicata ha sollecitato un incontro di approfondimento con l’assessore Galella sulla riassunzione degli ex TIS così come convenuto nell’incontro di Venerdì nel corso della manifestazione dei lavoratori interessati appartenenti alle platee ex TIS e Reddito minimo di inserimento.
L’elemento più importante emerso durante il confronto rispetto alla posizione di chiusura e quasi di ineluttabilità rispetto alla decisione di abbassare il riconoscimento economico da 678 a 580 euro per gli EX TIS e l’aumento generalizzato delle ore per entrambe le platee, nonostante la volontà politica di non colpire ulteriormente persone appartenenti a nuclei svantaggiati economicamente, è che non vi siano ostacoli al mantenimento degli attuali assegni di utilizzo e che si possa agire, per una parità di trattamento tra le due platee, ex TIS e Reddito di inserimento, sul numero delle ore di occupazione in progetti di pubblica utilità richieste ai singoli soggetti, rapportate al valore dell’assegno stesso. . Questo consentirebbe all’amministrazione regionale e agli enti utilizzatori di agire nel pieno rispetto delle nuove norme di riferimento, cioè l’utilizzo in lavori di pubblica utilità secondo le disposizioni dell’articolo 26 del decreto legislativo 150/2015. Considerata l’applicazione prevista dal comma 4 del suddetto articolo la paga oraria di riferimento per un operaio non qualificato(A1) sarebbe di circa 8,22 euro e di un operatore amministrativo(B1) di 8,56 euro.
Quanto alla proposta, avanzata dalla scrivente in via subordinata, di fare riferimento al valore dell’assegno di utilizzazione dei lavoratori socialmente utili, per definire il costo orario di riferimento,7,5 euro, appare sicuramente più corretto e lineare richiamare interamente la normativa dell’articolo 26, anche in riferimento al periodo di riposo-ferie,(comma8) e al riconoscimento della malattia (comma 9).
Inoltre si ritiene doveroso da parte degli enti utilizzatori prevedere una integrazione oraria .
Si chiede da parte delle rappresentanze politiche presenti in consiglio le dovute azoni a sostegno della difesa del già risicato “potere d’acquisto “ delle platee coinvolte.