“La pubblicazione dell’avviso da parte del Centro per l’Impiego di Villa d’Agri di ricerca di figure professionali per un’azienda con cantiere a Tempa Rossa (nello specifico tubisti, aiuto tubisti, carpentieri meccanici, aiuto carpentieri meccanici, saldatori, aiuto saldatori), sia pure con contratti della durata di un anno, conferma che la strada della formazione di quelle figure professionali e specialistiche di cui le imprese impegnate nelle attività estrattive in Val d’Agri e nel Sauro hanno realmente bisogno, è l’unica perseguibile se vogliamo evitare il ricorso ad assunzioni di lavoratori extraregionali e in alcuni casi esteri”. E’ il commento di Vittorio Prinzi, già consigliere provinciale e sindaco di Viggiano che aggiunge: “l’avviso ha inoltre un grande significato, vale a dire l’affermazione del principio che le assunzioni possono avvenire attraverso il Cpi di Villa d’Agri che sinora è stato solo marginalmente coinvolto, lasciando mano libera alle imprese. Dunque – sottolinea – si ridà centralità ai servizi pubblici di collocamento, orientamento, qualificazione-formazione professionale che sono svolti, con luci ed ombre, dalle Province e che sono la base di partenza insostituibile per garantire ai disoccupati e ai giovani pari opportunità e trasparenza”.
Per Prinzi “non va lasciata cadere l’iniziativa avviata in passato nelle due principali istituzioni (Regione e Provincia), sostenuta dai sindaci della Val d’Agri e da forze sociali che riguarda l’individuazione di una riserva delle assunzioni da effettuare tra gli iscritti disoccupati negli elenchi del Cpi di Villa d’Agri e, aggiungo, attraverso un ‘bonus’ da destinare alle imprese che procedano ad assunzioni di manodopera sempre attraverso i Centri per l’Impiego, tenuto conto che sinora le strutture pubbliche di collocamento sono state bypassate nella quasi totalità dei casi di nuove assunzioni. Nella formazione non mi stancherò di ripetere che è necessario mettere ordine tra le attività, in alcuni casi scoordinate tra loro, messe in campo direttamente da Eni e Total, Assoilschool, enti di formazione. In proposito, si tratta di verificare lo stato di attuazione in Val d’Agri, su iniziativa di Assomineraria, del Progetto di un Centro di formazione professionale, con corsi nelle aziende per riqualificare i dipendenti e per i giovani diplomati e laureati disoccupati e quello della Regione di un Centro di alta formazione universitaria in sinergia con l’Unibas”. Secondo Prinzi “per dare efficacia alla missione del Centro di alta formazione diventa necessario non solo il pieno supporto di Confindustria che deve passare dalla proposta-progetto della “rete di imprese” ai fatti, in attuazione dell’istituendo Distretto Energetico Val d’Agri-Parco dell’Energia, ma anche del Dipartimento Formazione Professionale della Regione per evitare che l’attività formativa sia scoordinata dai programmi già approvati dalla Regione”.