L’Efmea (ente di formazione per le maestranze edili) della provincia di Potenza, continua il percorso di formazione e di ri-qualificazione di tutti gli operatori del comparto edile. Il 17 e il 29 giugno, infatti, l’ente in collaborazione con l’ordine dei geometri di Potenza ha organizzato due giornate formative sulla gestione dei rifiuti in edilizia.
L’attività formativa è stata rivolta a tutti i professionisti, artigiani e imprese interessate, e sulla scorta del D.Lgs. 152/06, modificato ed integrato dal D.Lgs. 205/2010, nonché al D.Lgs. 81/08, ha individuato nella gestione dei protocolli sul corretto smaltimento dei rifiuti prodotti in edilizia; la ricerca del codice europeo rifiuto (C.E.R.); gli aspetti penali e le sanzioni in caso di violazione.
Gli esperti individuati dall’ Efmea per trattare un argomento così tanto delicato, quanto fondamentale per chi intende fare impresa, sono stati: il dott. Antonio PUCCIARELLI – Responsabile I.R.S.A.Q – PZ ( istituto di ricerca sulla sicurezza, ambiente e qualità) e l’avvocato Leonardo Pace, questi con la loro professionalità, hanno ben illustrato gli aspetti legati al mondo dei rifiuti, sottolineando che gestire in modo eco–efficiente questi rifiuti speciali, non pericolosi, significa contribuire allo sviluppo sostenibile cui obiettivi principali ricordiamo ci sono ridurre il consumo delle risorse naturali –incluso il consumo di fonti energetiche non rinnovabili– e il flusso dei rifiuti destinati allo smaltimento, sia nelle discariche che negli inceneritori.
Il moderatore del convegno, nonchè presidente dell’ente, il geom. Donato Claps ha dichiarato: “Secondo il rapporto dell’Associazione Nazionale Produttori di Aggregati Riciclati (ANPAR) il 40% dei rifiuti speciali che si generano nel nostro Paese proviene dall’attività di C&D. Di questi rifiuti solo il 10% risulta essere pericoloso, ovvero contaminato da: amianto, olii, solventi, vernici ed altre sostanze nocive che ne compromettono la riciclabilità. In realtà, il 90% di questa categoria di rifiuti potrebbe essere ampiamente sfruttato come risorsa nel settore delle costruzioni e a maggior ragione nell’industria dei componenti edili, riducendo così importanti impatti ambientali e allo stesso tempo riattivando l’economia del settore. Stiamo parlando di circa 4 milioni di tonnellate prodotte in media ogni anno per un giro di affari complessivo di circa 40 milioni di euro.” Il nostro obiettivo- continua il Presidente- è riuscire a mettere in movimento il meccanismo virtuoso del riciclo e del riuso. L’ente, per dare ancora più valore alla prgettualità formativa, è impegnata nella realizzazione di un vademecum corredato da specifiche schede tecniche e normative al fine di poter essere di supporto pratico agli operatoti del settore, così come è previsto nella finalità dell’ente stesso.