Riforma Consorzi Industriali, intervento Di Bello (Ugl Basilicata). Di seguito la nota integrale.
Abbiamo seguito con particolare attenzione il dibattito sulla legge di riforma dei Consorzi Industriali. Siamo amareggiati nel leggere opinioni negative sulla riforma targata Cupparo, non da ultimo anche dal nostro collega dell’UGL di Matera, il quale legandosi probabilmente a questioni di campanili ha omesso di relazionarsi con la segreteria regionale.
A riguardo, per la verità, non siamo riusciti ad intravedere valide alternative alla legge di riforma presentata se non proclami più o meno scontati e interessati, poche parole sulle politiche industriali, tante, troppe sulle teorie industriali.
Quindi se abbiamo capito bene si boicotta l’unica legge che è stata coraggiosamente costruita e presentata, in questo caso dall’Assessore Cupparo, senza averne una pronta come alternativa? Perché a noi non risultano più stesure di leggi sulle quali confrontarsi e decidere. Salvo ovviamente eventuali smentite.
Ma de resto, da esercitarsi nell’arte del distruggere il lavoro degli altri siamo sempre più bravi, sempre più bravi nella teoria e meno nella pratica. Come si dice chi fa e poi disfa non perde mai tempo.
E quindi avanti tutta con i “Bisognerebbe fare, Dire, Organizzare, Scrivere……” va bene tutto, ma quando? Forse fra dieci anni?……Certo, se si prendono altri dieci anni di tempo forse qualcosa di diverso o alternativo si riuscirebbe pure ad imbastire…….Ma purtroppo, guarda caso, tutto questo tempo non c’è atteso che le maestranze non prendono più lo stipendio e la situazione economica – finanziaria è precipitata e, si rischia seriamente di buttare via il bambino con l’acqua sporca.
Senza tra l’altro dimenticare che a gestire il Consorzio Sviluppo Industriale della provincia di Potenza sono stati per anni la politica e le categorie imprenditoriali. E pertanto, perché non si è provveduto a fare quanto oggi viene asserito.
Inoltre, non tutti forse hanno contezza sui pesi specifici dei due consorzi industriali: il primo quello di Potenza è un vero Consorzio, non fosse altro per la grandezza delle aree industriali (ben nove), organizzazione, Know – how, struttura tecnica e amministrativa, il secondo quello di Matera, Tecnoparco e poco altro. Quindi perché ostinarsi nel paragonarli.
L’ASI di Potenza, è un soggetto che amministra 9 aree industriali, con circa 700 aziende, migliaia di addetti, decine di chilometri di strade, impianti industriali medio grandi, migliaia di pali di pubblica illuminazione, vasche di accumulo, depuratori, potabiizzatori, centinai di chilometri di reti idriche e fognarie, chiarificatori e quindi di che parliamo?…..
Ci sono delle responsabilità nella gestione? Vanno accertate.
La legge va migliorata probabilmente si, nel tempo. Ma almeno si apprezzi il coraggio di averla fatta altrimenti non resta che ragionare sulle tante improbabili leggi di riforma cha all’attualità esistono sono nelle menti di taluni. Nel mentre l’ammalato muore.
Più fatti e meno teorie di sviluppo industriale.