C’è tempo fino al 31 dicembre 2023 per i detentori degli immobili con destinazione agricola rivenienti dall’azione della Riforma Fondiaria, di pagare i canoni pregressi annuali. Il differimento dei termini della scadenza è stato deliberato con provvedimento del Direttore generale dell’Alsia, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura. “L’Agenzia – dichiara Aniello Crescenzi – che ha il compito di dismettere definitivamente il patrimonio della Riforma fondiaria, a fronte delle numerose richieste pervenute, con questo atto facilita ulteriormente i detentori al pagamento dei canoni pregressi, aggiungendo quest’ultima agevolazione alla rateizzazione del debito già accordata nel mese di settembre scorso, così come previsto dal nuovo Regolamento di Gestione e Dismissione dei beni della Riforma Fondiaria”.
Oltre al differimento dei termini di scadenza, l’Agenzia annuncia che lunedì 30 ottobre, presso la sede dell’Alsia di Matera, Via Annunziatella n. 64, alle ore 11:00 si procederà altresì al sorteggio delle perizie di stima dei beni della Riforma Fondiaria.
Migliaia di ettari di terreni, boschi, centinaia di fabbricati e agglomerati (borgate e centri rurali) costituiscono il grande patrimonio fondiario della Regione Basilicata che Alsia ha il compito di dismettere facilitando i possessori nell’accesso ai processi burocratici e incentivandoli verso lo sviluppo e la crescita della cultura di impresa.