“Esprimiamo preoccupazione sul piano lavoro presentato dal Ministro Poletti. Con questo decreto, il Job Act, i lavoratori potrebbero venire beffati fino al punto in cui non riceverebbero più alcun sussidio poiché superati in graduatoria da altri soggetti. Per l’Ugl Basilicata, per mettere in atto un’altra long-list di disperati serviranno almeno altri ventiquattro mesi, dodici nei casi più ottimistici, per i tempi tecnico-burocratici”.
È quanto sostengono i segretari regionali dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “a livello nazionale, con gli 80 euro, Renzi ha messo le mani in tasca ai Comuni, che sono stati costretti a ridurre le prestazioni o ad aumentare le tasse. Adesso ci riprova con il Tfr, con le imprese e con gli stessi lavoratori, ai quali si anticiperebbe qualcosa che già gli appartiene. La politica beffarda con la quale il Premier tenta invano di stimolare i consumi, non tiene conto di una realtà regionale dove la popolazione sta morendo nella totale incapacità del Governo di reagire alla crisi. I dati sull’economia e sull’occupazione, a partire dalla Basilicata, smentiscono clamorosamente questa politica di austerità che il Governo ciecamente sta portando avanti costringendo le Regioni ad una guerra del tutti contro tutti. L’Ugl da anni auspica quel cambio di passo che da tempo propone e invoca. Basti prenderne l’esempio della Basilicata dove, altro che stimolo dei consumi. Basti pensare al prezzo che la popolazione pagherà in termini di rischio legati alla vicenda petrolio ch’è molto alto. Se c’è una zona franca per le compagnie petrolifere in termini di tassazione e contribuzione previdenziale e assistenziale, questi benefici devono essere estesi anche a tutto il popolo lucano. La zona franca – proseguono Tancredi e Giordano – dal punto di vista fiscale e previdenziale/assistenziale potrebbe, in un contesto di tempo limitato, consentire alla platea di lavoratori in Mobilità in deroga di ammortizzare al meglio le propri condizioni economiche e sociali in attesa di ricevere la inderogabile ed indifferibile opportunità di lavoro. Allora bisogna fare una debita opposizione al Governo, a partire dal tema fondamentale del lavoro, a tutto campo, così come, in modo da smascherare la demagogia e l’impraticabilità delle proposte falsamente riformiste di Matteo Renzi.Nell’interesse della regione, per la serenità di chi lavora, delle loro famiglie e per rispetto di tutti i sindacalisti che quotidianamente devono lottare per salvare aziende e migliaia di posti di lavoro, per il territorio e l’intera nostra regione, il tema dell’occupazione deve essere fondamentale da affrontare per tutti: urge – concludono i segretari dell’Ugl, Giordano e Tancredi – favorire investimenti, infrastrutture e un nuovo ruolo per i lavoratori stessi proponendo idee innovative”.