La realizzazione di un polo logistico dedicato alla produzione e gestione di pannelli solari e sistemi di accumulo, secondo il progetto della Regione Basilicata, porterà benefici diretti all’incremento della produzione di rinnovabili. A sostenerlo è una nota del Gruppo Cestari, impegnato nell’attuazione di impianti e nella realizzazione di comunità energetiche rinnovabili locali in tutta Italia. La Basilicata ha da tempo intrapreso la transizione verso la produzione di energia elettrica pulita attraverso l’installazione di impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili (FER). Secondo i dati Terna, tra il 2012 e il 2021 la potenza installata totale è aumentata dell’81,9 per cento, a fronte del calo registrato nella media nazionale, per effetto della crescita della potenza degli impianti alimentati da FER, che è più che raddoppiata. La quota di potenza riferibile a FER ha raggiunto il 94 per cento del totale (48 in Italia) e la capacità di generazione da FER risultava significativamente superiore a quella media nazionale, anche in termini pro capite (3,7 kW per residente, contro 1,0 kW). Tra le FER, è cresciuta a ritmi sostenuti la capacità produttiva degli impianti eolici che, alla fine del periodo, rappresentavano il 66 per cento del totale regionale (il 9 circa in Italia). Sebbene a ritmi più modesti, è aumentata anche quella degli impianti fotovoltaici, che nel 2021 contribuivano per il 18 per cento al totale, un valore in linea con la media nazionale.
La “nuova frontiera” – evidenzia l’ing. Alfredo Carmine Cestari, presidente del Gruppo – è l’agrivoltaico che risulta essere una soluzione innovativa e sostenibile per la produzione di energia direttamente dalle nostre terre. In particolare, tale tecnologia consiste nella produzione di energia rinnovabile tramite l’installazione di pannelli solari, senza compromettere le attività agricole e l’allevamento.
Il Consiglio dei Ministri di recente ha esaminato 14 procedimenti di valutazione di impatto ambientale relativi alla realizzazione di: 13 impianti agrivoltaici per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, per una potenza complessiva di 593,662 MW in Puglia; Basilicata; Sicilia. In Basilicata è stata autorizzata la realizzazione di un impianto agrofotovoltaico e relative opere di connessione sito in località “Fontana Vascilieddi” nel Comune di Tolve.
Con il nuovo decreto del MASE il governo è pronto a incentivare 1,04 GW di nuova capacità agrivoltaica entro il 2026. Un target importante per il settore, che – sottolinea Cestari – ha tuttavia bisogno di coordinate precise, e non solo dal punto di vista normativo. Affinché il potenziale agrivoltaico italiano venga sfruttato a pieno, in maniera sostenibile per gli sviluppatori, l’ambiente e il territorio è necessario fornire agli agricoltori informazione, consulenza ed assistenza adeguate. Il nuovo Decreto Parco Agrisolare 2023 è l’atto ministeriale che programma le risorse residue destinate dal PNRR all’efficientamento e alla solarizzazione degli edifici agricoli, zootecnici e agroindustriali. Il provvedimento delimita il perimetro di massima entro cui si muoverà il prossimo bando, definendo gli interventi ammissibili, la portata degli incentivi, i beneficiari e la procedura di richiesta ed assegnazione.