Si è concluso il ciclo di assemblee sul territorio tenute da SLC CGIL, FISTEL CISL e UILCOM UIL BASILICATA per il rinnovo della piattaforma per il rinnovo del CCNL Telecomunicazioni 2023-2025, approvata a larghissima maggioranza, oltre il 90% dei votanti, nelle aziende coinvolte. Le assemblee si sono tenute nelle aziende del settore con sede in Basilicata: TIM, SIELTE, CALLMAT, LUCANA SISTEMI, LA TRACCIA, DATACONTACT.
Le assemblee hanno chiesto il mandato a trattare su una piattaforma ricca e ambiziosa, che si occupa di tutti i nodi attuali che riguardano il settore TLC, un settore che in Basilicata, tra diretti e indotto, cuba circa mille addetti.
La sempre maggiore richiesta di connettività e di servizi a valore aggiunto e lo sviluppo rapidissimo della digitalizzazione stanno trasformando il settore, ma il modello di sviluppo del settore delle TLC scelto dal paese ha determinato una perdita di ricavi di oltre 12 miliardi in 11 anni.
La concorrenza tutta centrata sul ribasso delle tariffe ha determinato che i costi venissero scaricati esclusivamente sui lavoratori. Inoltre, il modello scelto da questo governo, pressochè unico in Europa, di separazione della rete dai servizi, rischia di avere contraccolpi preoccupanti, soprattutto in una regione come la Basilicata, che ha già visto, negli ultimi 20 anni, una drastica diminuzione del numero dei lavoratori della principale azienda del settore, TIM (ex TELECOM ITALIA), con la concreta prospettiva di arrivare, nei prossimi anni, ad una ulteriore riduzione, sino alla probabile scomparsa dei presidi aziendali, al netto di una esigua presenza.
Le organizzazioni di categoria nazionali hanno quindi costruito una piattaforma per il rinnovo del CCNL scaduto, ampia e accurata, con punti estremamente qualificanti. Tra le rivendicazioni, lo smart working come modello organizzativo contrattato e strutturale; un corposo piano di reskilling e upskilling delle competenze del personale, il riconoscimento automatico del 4°livello agli operatori di CC con almeno 36 mesi di anzianità sul 3 livello, il rafforzamento dei congedi di paternità e la riduzione di orario a parità di salario.
L’ampio mandato conferito dai lavoratori lucani è un segnale positivo che conferisce grande forza alla delicata fase di negoziazione che sta per aprirsi.