Rinnovo rappresentanze sindacali pubblico impiego, Carmine Vaccaro, segretario regionale UIL Basilicata: “Momento di grande democrazia”.
La Uil si presenta all’ appuntamento elettorale dei lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni (17-19 aprile) per le nuove rappresentanze sindacali con più liste e più candidate e candidati in tutti i settori del pubblico impiego, anche forte dell’intesa firmata tra sindacati e Governo grazie alla quale, poi, è stata spianata la strada agli accordi per i rinnovi contrattuali nei singoli comparti. Un risultato importante che, finalmente, dopo 10 anni, restituisce dignità contrattuale e retributiva a tutti i lavoratori, rivalutando la loro funzione sociale quale motore della macchina della pubblica amministrazione.Inoltre, grazie ai rinnovi contrattuali, anche le RSU recuperano pienamente la loro funzione sindacale di contrattazione delle condizioni di lavoro e salariali, all´interno delle singole realtà lavorative.
Ci avevano messo all´angolo per lunghi anni, ma siamo riusciti a sottoscrivere l’accordo quadro e, poi, a rinnovare i contratti: è stata così, finalmente, recuperata una parte del potere d’acquisto. Non basta ancora, è vero, ma a partire da questo primo importante risultato proseguiremo nel nostro impegno per far aumentare ulteriormente gli stipendi con la nuova tornata contrattuale che inizierà già nei prossimi mesi. Inoltre, appena si insedierà il nuovo Governo, avvieremo una campagna per ridurre le tasse ai lavoratori e ai pensionati.
Vogliamo ricordare ai lavoratori delle P.A. le scelte della Uil, che ha preteso i rinnovi dei contratti, difendendo i due livelli di contrattazione; e la modifica della Brunetta, per ripristinare la contrattazione e le relazioni. Abbiamo ottenuto tutto questo dimostrando a chi voleva imboccare la via del decisionismo e dell’autoreferenzialità come quello fosse un sentiero che nulla di buono portava al Paese e ai suoi lavoratori. Abbiamo, infatti, riabilitato il ruolo del sindacato nella programmazione delle politiche economiche dopo anni dove eravamo stati buttati all’angolo. Gradualmente fino ad arrivare alla firma dei contratti abbiamo ribaltato le aspirazioni di una politica che voleva fare a meno dell’intermediazione sindacale e superare la contrattazione
L’appuntamento elettorale che abbiamo di fronte segna dunque un traguardo importante per la storia del pubblico impiego. Celebriamo, infatti, i 20 anni dalle prime votazioni delle RSU nella pubblica amministrazione. Un momento di grande democrazia in cui si è sempre riscontrata una grandissima partecipazione da parte dei lavoratori, tale da non esser mai scesa al di sotto dell’85% degli aventi diritto. La Uil, in particolare, ha avuto in ogni elezione un costante aumento delle liste presentate, dimostrando la crescente volontà dei lavoratori di candidarsi con la nostra organizzazione, ma soprattutto ha avuto una escalation di consensi, passando da un iniziale 13% per arrivare a oltrepassare la soglia del 20%. Un dato, quest’ultimo, che non solo ci deve riempire di orgoglio ma deve spronarci a superarci e crescere ancora una volta.
Oggi, però, per difendere questo nostro momento di partecipazione ci dovrà essere un impegno ancor maggiore perché la demagogia e il corporativismo potrebbero anche sui luoghi di lavoro replicare quello che è avvenuto nelle recenti elezioni politiche, pesando negativamente sulle ottime passate performance della nostra organizzazione.
Siamo convinti che alle prossime elezioni per il rinnovo delle RSU del pubblico impiego, i lavoratori premieranno l’impegno, la caparbietà e la voglia di fare sindacato della UIL.