Filippo Viggiano della Uil Matera in una nota spiega le motivazioni che avrebbero convinto i lavoratori impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Policoro a non aderire allo sciopero previsto in giornata.
Solo per paura e non per senso di responsabilità, i lavoratori impegnati nel servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Policoro, hanno rinunciato ad astenersi dalla prestazione lavorativa nella giornata di sciopero dichiarata da circa 15 giorni per oggi 16 marzo. Tutto ciò a seguito delle iniziative “persuasive” messe in atto sia dall’amministrazione Comunale di Policoro, che dal Sindaco, che presentandosi in cantiere la scorsa settimana, ha chiesto ai lavoratori pare con tono minaccioso chi di loro avesse proclamato questo sciopero, facendo intuire che per chi vi avesse aderito ci sarebbe stata una sorta di proscrizione.
Stamattina durante l’assemblea in cui i lavoratori erano riuniti con il sindacato per discutere delle pressioni ricevute nei giorni scorsi per non aderire alla giornata di sciopero, per altro legalmente dichiarato, alle 6,15 irrompeva il responsabile di cantiere, inviato dall’azienda, che con tono minaccioso e arrogante si intrometteva nella discussione in corso gridando di andare a lavorare e aggiungendo che lo sciopero era inopportuno, in quanto i lavoratori vantavano dall’azienda solo il saldo della tredicesima mensilità, creando così tra i lavoratori ulteriore panico e preoccupazione per eventuali ritorsioni aziendali, che unitamente a quelle del sindaco, prima citate, hanno prodotto ulteriore timore tra i lavoratori inducendoli per paura, e non per senso di responsabilità, a rinunciare ad un loro sacrosanto diritto di manifestare il loro disagio nei confronti dell’azienda.
L’amministrazione Comunale, invece di preoccuparsi che i lavoratori suoi concittadini, subiscano costantemente il non rispetto da parte dell’azienda dei propri diritti Contrattuali e pur avendo avuto più di 10 giorni di tempo per convocare le parti e tentare di risolvere il contenzioso insorto, per far rientrare lo sciopero, non ha fatto nulla, anzi paradossalmente ha fatto pressione affinché questi lavoratori rinunciassero ad un diritto sacrosanto legittimamente proclamato con largo anticipo, per paura di perdere il posto di lavoro.
Nella speranza di non assistere piu’ inermi ad una violazione subdola e sleale di questo diritto inoppugnabile dei lavoratori di poter esprimere, scioperando, un malessere che si perpetua ormai da tempo, noi come Sindacato, auspichiamo che l’amministrazione Comunale, sia come committente del servizio, che come Istituzione ritrovi il giusto equilibrio per intervenire a garanzia sia dei diritti aziendali, che di quelli collettivi legittimi di ogni lavoratore.
Filippo Viggiano – Uil Matera