Uil Fpl ha inviato una lettera alla Regione Basilicata in cui si chiede di riorganizzare il lavoro per offrire migliori servizi ai cittadini e garantire la sicurezza. Di seguito la nota integrale.
La UIL FPL ritiene ormai maturo il tempo per una seria riorganizzazione del lavoro nell’amministrazione regionale. Criticità antiche si sono riacutizzate durante questa emergenza sanitaria che, tuttavia, può rappresentare anche uno stimolo a ripensare l’intero modus vivendi ed operandi dell’amministrazione.
Serve uno scatto di reni per uscire dallo stato di confusa quiescenza e costruire una migliore offerta di servizi alla comunità lucana.
Mai come in questi momenti si chiede la presenza e l’intervento autorevole e concreto delle istituzioni.
Bisogna riorganizzare il lavoro negli uffici e sul territorio, garantendo la sicurezza ma superando meccanismi autoreferenziali, e ricordando che esiste un’utenza con la quale bisogna interloquire in maniera permanente, altrimenti si rischia di lavorare a casa ma isolando i lavoratori e senza dare risposte adeguate alle richieste ed ai bisogni dei cittadini, soprattutto in questa fase che mette a dura prova la tenuta del tessuto sociale ed economico della regione.
Lavorare a casa è un’esperienza positiva che va migliorata ed integrata con la presenza in ufficio e con la formazione permanente dei lavoratori. Gli uffici non possono rimanere sguarniti, tutti i giorni devono essere in grado di dare risposte ai cittadini, i quali non hanno più un riferimento anche solo telefonico per parlare con i funzionari.
Quindi, va bene che in ogni ufficio si faccia un piano di lavoro, ma non basta. Bisogna riorganizzare gli uffici, ridefinire le declaratorie, ridurne il numero. Accantonare attività meramente gestionali che vanno espletate con maggiore efficacia sul territorio e non nelle sedi centrali della regione, che dovrebbe misurarsi con compiti più propriamente programmatori, di indirizzo e controllo. Sul territorio va ripensata la presenza delle istituzioni, sia delle strutture periferiche (riaprire alcune sedi come Muro Lucano, Tricarico, Tursi, Genzano) che degli enti delegati, a cui affidare compiti gestionali ben definiti.
Questo processo riorganizzativo deve andare di pari passo con il rinnovo ed il rafforzamento del personale. Bisogna procedere subito con la stabilizzazione dei precari e con i concorsi per immettere nei ruoli energie nuove. L’attendismo ed il tergiversare che c’è stato fino ad oggi è inspiegabile e deve finire.
Va riprogettata la presenza stessa delle istituzioni sul territorio, e ciò richiama la politica, il consiglio regionale e la giunta ad una assunzione di responsabilità con una attenzione prioritaria verso le problematiche e la missione dei pubblici servizi che devono essere vicini ai cittadini e non nemici.
La UIL FPL c’è ed è pronta a fare la sua parte, con la consapevolezza e la preoccupazione che i tempi drammatici di oggi ci impongono, sapendo che una inadeguatezza delle istituzioni in questa fase può compromettere il tessuto connettivo già fragile della popolazione regionale. La coesione sociale è a rischio.
Aprire presto un grande confronto sulla governance territoriale e procedere speditamente alla riorganizzazione di uffici e dipartimenti e degli enti delegati.
E tutto va fatto garantendo la sicurezza dei lavoratori, applicando compiutamente i protocolli in modo efficace ed uniforme in tutte le sedi, distribuendo i presidi sanitari equamente a tutto il personale in servizio senza discriminazione alcuna.