Sabato 9 novembre 2019 alle 16.30 nella ex sala consiliare ubicata nel Complesso Monumentale San Francesco di Senise è in programmail dibattito pubblico dal titolo “Ripartiamo dal territorio” promosso dalla Camera del Lavoro Cgil di Senise.
Obiettivo dell’incontro è discutere e confrontarsi sul tema delle sviluppo delle aree interne con gli attori principali del territorio; cittadini, imprese, rappresentanti di categoria e sindaci. All’incontro saranno presenti il segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa, l’assessore regionale alle Attività produttive Francesco Cupparo e il sub Commissario Prefettizio del Comune di Senise Giuseppe Caggiano.
L’area del senisese è fortemente svantaggiata a causa del forte spopolamento. A partire dalla costruzione della diga di Montecotugno, a distanza di decenni, la comunità ha subito un radicale cambiamento passando dal lavoro dei campi alla disoccupazione. L’accordo tra le Regioni di Puglia e Basilicata ha portato solo “briciole “.
Il 18 ottobre si è tenuto l’attivo unitario di Cgil, Cisl e Uil Basilicata che ha visto una massiccia partecipazione di cittadini. Le confederazioni hanno presentato il Manifesto per il lavoro e per la Basilicata, piattaforma unitaria per rilanciare lo sviluppo della regione partendo dai territori. I sindaci sono infatti tra gli attori principali della contrattazione sociale, da cui deve ripartire un lavoro capillare da diffondere su tutti i comuni del senisese, per fare sintesi tra bisogni e risorse. Occorre aprire un nuova fase di contrattazione attraverso un nuovo protagonismo politico-sindacale.
La CGIL è stata già protagonista di molteplici battaglie per lo sviluppo del nostro territorio durante la costruzione dell’invaso di Montecotugno, che con l’allora rappresentante sindacale Raffaele Soave ha rivendicato i diritti di questa terra martoriata con la “vertenza Senise”. In questa occasione sarà consegnata una targa ai famigliari di Raffaele Soave in memoria del grande sindacalista scomparso due anni fa, memoria di un passato difficile durante gli anni della costruzione della diga e “guerriero instancabile”, che ha dedicato la vita a questo territorio battendosi incessantemente per la difesa dei diritti dei lavoratori e delle comunità svantaggiate.