La mobilità è un elemento strategico del turismo sostenibile tenendo conto del contesto di transizione ecologica, di una crisi energetica senza precedenti, di una pandemia che potrebbe tornare a indurre limitazioni e di uno scenario di guerra che continua ogni giorno a porre nuovi interrogativi sul futuro. E’ in sintesi la conclusione dell’incontro che SIMTUR e Federalberghi hanno tenuto a Melfi (l’Hostel “Il Tetto”) con i Dirigenti Scolastici degli Istituti primari e secondari di Melfi, l’assessore alla mobilità del Comune di Melfi. Un’iniziativa voluta per dare seguito e continuità al percorso di progettazione sulla mobilità sostenibile presentato nell’incontro del 31 Maggio scorso presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico di Melfi alla presenza dell’Amministrazione di Melfi e del coordinamento regionale SIMTUR., Federalberghi.
L’incontro con le scuole è stato occasione di confronto sulla mobilità sostenibile, al fine di poter conoscere il ruolo del mobility manager scolastico e le linee guida del Ministero della Pubblica Istruzione. Ai lavori ha partecipato Il Vescovo della Diocesi di Melfi Rapolla Venosa Mons Ciro Fanelli che ha illustrato il documento redatto dai Vescovi di tutta Italia sulle aree interne; il Presidente nazionale di SIMTUR, ambasciatore nazionale per il patto europeo per il clima, Federico Massimo Ceschin ha parlato dell’importanza della transizione ecologica, cambiamento degli stili di vita, e della figura del mobility manager.
All’incontro ha preso parte anche l’assessore alla mobilità del comune di Melfi Alessandro Panico che si è confrontato con i dirigenti sulle criticità dovute alla mobilità scolastica di Melfi, e sulla disponibilità a costruire insieme soluzioni; con il contributo di idee-proposte di Michele Tropiano presidente provinciale Federalberghi..
L’incontro si è concluso con un dibattito e confronto tra i dirigenti e l’amministrazione comunale al fine di poter risolvere le problematiche e le criticità riscontrate sulla mobilità del polo scolastico di Melfi in Piazza Mazzini, area in cui sono concentrati quasi tutti i plessi scolastici di Melfi.
I lavori sono proseguiti nel pomeriggio alla presenza degli amministratori, albergatori, operatori turistici, Gal Lucus Vulture Alto Bradano, Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto,. e dei rappresentanti dei comuni dell’area del Vulture Alto Bradano Melandro, gli operatori turistici lucani e dei territori limitrofi, dalla Campania alla Puglia, per condividere scelte responsabili e rilanciare luoghi, percorsi e itinerari in grado di accompagnare l’esperienza di un cambio di epoca per il settore dei viaggi, dell’accoglienza, dell’ospitalità e dei servizi.
La conferenza si è conclusa con l’inaugurazione della sede SIMTUR di Melfi.
SIMTUR è un’associazione di categoria professionale a carattere tecnico, scientifico e culturale che risponde alle “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” ai sensi della Legge 14 gennaio 2013 n. 4 per essere inserita nell’elenco delle associazioni professionali che rilasciano l’attestato di qualità dei servizi del Ministero dello Sviluppo Economico MISE.
SIMTUR è anche associazione di tutela ambientale, attiva nella ricerca scientifica e metodologica, in campagne educative e divulgative, progetti, programmi e azioni di definitiva affermazione della sostenibilità dello sviluppo e dell’economia circolare.
La sede territoriale di Melfi si aggiunge alle altre presenti ad Asti, Spoleto e Lecce, valutando come necessario e opportuno sviluppare il patrimonio di esperienze maturate e le buone pratiche implementate nell’area territoriale di riferimento, anche al fine di semplificare le attività di gestione delle iniziative nazionali e delle sempre più numerose attività locali.
Il Vescovo della Diocesi di Melfi Rapolla Venosa Mons. Ciro Fanelli ha condiviso l’inaugurazione della sede SIMTUR e ha assunto l’impegno della Diocesi a favorire il dialogo tra gli operatori locali e i cittadini del territorio per avviare un dialogo sulla mobilità.
L’ attenzione alla mobilità pulita e attiva va nella medesima direzione di immaginare uno sviluppo locale in sintonia con i paesaggi e con le esigenze delle comunità locali secondo Liberato Canadà, coordinatore regionale SIMTUR BASILICATA, focalizzando azioni e programmi nell’evoluzione del turismo sostenibile. Non a caso SIMTUR ha sottoscritto un protocollo d’intesa con Federalberghi e incontra sempre maggiore attenzione da parte delle istituzioni locali e regionali, oltre a proporre iniziative educative e formative nelle scuole di ogni ordine e grado».
Le amministrazioni di Melfi, Muro Lucano, Rapone e Ripacandida per prime hanno inteso sostenere le proposte e il programma “piccole patrie” che è diventato progettualità vincente del Bando Borghi e mira ad offrire nuove soddisfazioni nell’ambito di altre misure del Pnrr.
A conclusione dei lavori della giornata, la mattina e il pomeriggio Hostel Il Tetto come prima esperienza di hub enogastronomico in collaborazione con l’Associazione Vulture da Vivere, che si propone di promuovere la conoscenza del territorio del Vulture Alto Bradano attraverso la scoperta della cultura del cibo e del vino del territorio e delle possibili esperienze da fare, ha offerto ai partecipanti una piccola degustazione a base di olio e vino locali prodotti dall’azienda locale “Le Querce di Annibale”.
“Non possiamo rassegnarci e non sognare: la mobilità e il turismo – dice Liberato Canadà (SIMTUR-Federalberghi) – sono due facce della stessa medaglia, intimamente connesse, in grado di rigenerare luoghi, spazi, esperienze, situazioni e comunità. Per i viaggiatori, ma anche per cittadini e imprese che intendano adottare stili di vita sostenibili, modificando i propri modelli di produzione, di consumo, di trasporto e di vita. La sostenibilità è diventata una condizione imprescindibile dello sviluppo, in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni del presente senza compromettere la opportunità delle generazioni future. E’ un driver di crescita in costante evoluzione, che produce innovazione di metodo, di processo e di scenario. E richiede anzitutto innovazione culturale per produrre il cambiamento ormai universalmente riconosciuto come necessario”.