L’Associazione liberi professionisti ingegneri ed architetti (ALPIA), con riferimento alla soluzione progettuale della viabilità dell’area di Piazza della Visitazione presentata recentemente dall’Amministrazione comunale, ritiene di dover dare il suo contributo evidenziando alcune criticità ed avanzare alcuni suggerimenti.
Intanto è doveroso chiarire subito la posizione di questa Associazione in merito alle due posizioni emerse nel dibattito pubblico tenutosi qualche giorno fa e cioè: architettura si architettura no. ALPIA con forza dice: disegno urbanistico ed architettura si…. ma del paesaggio. Per chiarire nessuna volumetria, con un’unica eccezione che dopo si dirà, ma disegno urbanistico ed architettonico delle aree e spazi liberi.
Nel merito: la soluzione progettuale del Comune affronta e cerca di risolvere l’attuale criticità dovuta ai flussi di traffico pesante per il trasporto degli studenti nei numerosi istituti scolastici, solo alcuni però ubicati a ridosso di Piazza della Visitazione.
È stata prevista la realizzazione di circa venti stalli per autobus nell’area adiacente l’attuale stazione e prospiciente il Tribunale che permetterà l’arrivo e la partenza dei mezzi riducendo i conflitti che oggi si registrano.
Sarebbe auspicabile un parziale trasferimento di questo terminal bus, inserendo un congruo numero di stalli nell’area attualmente di proprietà della Provincia. È evidente che, a tale scopo, dovrà essere realizzato un nuovo collegamento stradale tra Via Saragat e via A. Moro, necessario anche per una corretta integrazione del parcheggio esistente di via Saragat. Un terminal bus, quindi, alternativo. Tale soluzioneporterebbe ad un sicuro miglioramento della viabilità in un area che oggi ha dei momenti di criticità di traffico, in particolare nelle ore di punta.
In merito alla sistemazione di piazza Visitazione, come accennato, essa dovrà configurarsi come una vasta area libera e con la funzione di filtro tra la città del Piano ed il resto della città. Quale miglior utilizzo se non quello di “spazio dell’accoglienza”. È questo lo “spazio” che dovrà essere pianificato e progettato. Si ritiene non condivisibile, e quindi da scongiurare, l’attuale proposta che prevede la messa a nudo dei binari e la realizzazione di passerelle pedonali sopraelevate. Per quanto riguarda l’edificio della vecchia stazione, preso atto del grande valore soprattutto simbolico che ha assunto negli anni, si ritiene che la sua ubicazione non sia felice. Per cui, se salvaguardia deve esserci, sarebbe opportuno il suo spostamento in prossimità dell’uscita della metropolitana, facendo sì che la “vecchia stazione” rinnovi il suo valore storico e lo fondi con uno nuovo, più moderno e funzionale. Con questa soluzione si disporrebbe di un’area libera e di grandi dimensioni che, integrata opportunamente con spazi verdi, potrebbe essere utilizzata come luogo per manifestazioni all’aperto. È evidente che tutti gli ulteriori spazi liberi a disposizione dovranno essere attrezzati a verde e arredati per “l’accoglienza”.
Per quanto attiene l’area occupata dalla scuola F. Torraca in via A. Moro, si auspica che venga attuata la scelta di trasferire l’edificio scolastico in altra sede e si condivide l’idea del parcheggio multipiano, integrandolo con funzioni a servizio non solo dei turisti ma anche della città. Questa, in pratica, sarebbe l’unica nuova volumetria condivisibile in verità “di sostituzione” che, se realizzata con e un’architettura di valore, riuscirebbe a connotare e riqualificare in modo appropriato l’area di piazza della Visitazione.
È indispensabile però sottolineare che i parcheggi multipiano occorrono e sono auspicabili, ma è necessaria, di pari passo, una politica diversa che invogli, per non dire costringa, gli automobilisti ad utilizzarli. Non è possibile accettare di avere parcheggi esistenti, semivuoti o vuoti e consentire il parcheggio abusivo e/o autorizzato su strade adiacenti, o immediatamente vicine, con flussi di traffico rilevanti.
Un’ultima considerazione. In Italia e nel campo della politica quando non si vuol fare nulla, ma si vuol far arrivare il messaggio che invece si vuole operare concretamente, ci si inventa la commissione parlamentare. Nel campo dell’urbanistica e dell’architettura si ricorre al concorso di idee o di progettazione.
Il concorso di progettazione presuppone che le scelte funzionali ed i problemi da risolvere siano ben definiti e che tali indirizzi siano fatti rispettare. Se si è in questa condizione bene, altrimenti lasciamo da parte questi artifici che, come abbiamo potuto constatare per i due concorsi su piazza della Visitazione, hanno portato al nulla, con inaccettabile dispendio di risorse e tempo. Per questa ragione si ritiene che, individuati i problemi e le funzioni che dovrà svolgere Piazza della Visitazione, si debba procedere all’incarico diretto della progettazione con le procedure previste dalle leggi e codici vigenti e dare finalmente soluzione ad un’area che attende di svolgere un “ruolo” da troppo, troppo tempo.
Feb 18
bene! acquisito e messo agli “ATTI” ne parliamo, semmai,dal 2020
Concordo pienamente con il signor Abiusi perciò mettiamo nel cassetto l’ennesima proposta progettuale. Infatti, quello che è certo è che per il 31/12/2018 Piazza Della Visitazione non potrà essere riqualificata essendo i tempi troppo stretti ma non per questo non bisogna farlo quanto prima in quanto è un’area centrale e quindi strategica per il miglioramento della mobilità urbana (aggiungo “ecosostenibile” quanto più che mai necessario considerato l’oramai insostenibile traffico urbano.
In merito alle soluzioni progettuali, secondo il mio modesto parere, il fine principale deve essere quello di REALIZZARE E AMPLIARE UNA VERA METROPOLITANA nord-sud elettrificata atta ad un comodo flusso turistico, studentesco e altro senza così interferire sulla mobilità urbana di superficie anzi, decongestionandola.