Per gli operatori turistici di Metaponto il rischio incendi non va sottovalutato: nella giornata del 29 giugno due distinti pericolosi incendi si sono sviluppati a ridosso della riserva naturale di Metaponto. Uno in particolare ha interessato la pista d’argine in località foce fiume Bradano. Pista che dovrebbe essere manutenuta da un lato, ove è costeggiata dal canale del consorzio di bonifica, dal consorzio stesso che ancora non ha operato la pulizia, mentre dall’altro lato la strada è costeggiata dalla riserva naturale di cui l’erba secca ha invaso la sede stradale senza che nessuno se ne occupi. Questi due elementi, in giornate ventose e calde come quelle dei giorni scorsi, costituiscono un doppio pericolo enorme, prima di tutto per le vite umane. Gli operatori turistici dell’area segnalano che nei pressi della pista sorgono due campeggi (Julia e Riva dei Greci) e due stabilimenti balneari (lido Dompablo e Le Marinelle). Una situazione che richiede particolare attenzione e soprattutto un piano di prevenzione. In caso di incendio rimarrebbero chiusi dalle fiamme centinaia se non migliaia di persone oltre che l’intera riserva naturale di Metaponto. Il Piano antincendi definito in Regione nelle scorse settimane – a parere degli operatori turistici del Metapontino – deve tenere conto che a Metaponto non c’è un presidio fisso dei vigili del fuoco, infatti ieri l’intervento è avvenuto dopo un ora e mezza dalla prima telefonata ai pompieri. Il traffico è rimasto bloccato per diverse ore anche perchè Metaponto conta su una sola via di fuga e questo rende ancora più problematica la situazione in caso di fiamme alla vegetazione. Inoltre oltre al rafforzamento di squadre di forestali e volontari per tutta la fascia metapontina, il potenziamento dei servizi avvistamento con velivoli ultraleggeri già posizionati a Maratea, Melfi e Matera non possono non prevedere una base operativa nella vicinissima struttura aeroportuale di Pisticci che è in grado di garantire interventi in tempi veloci.
Giu 30