Impegno delle risorse pubbliche superiore alla dotazione finanziaria, sforzo attuativo e gestionale per migliorare la competitività delle aziende agricole, i servizi e le infrastrutture nelle aree rurali, a beneficio delle imprese agricole e agroalimentari, degli enti pubblici e della comunità lucana.
Si è tenuta questa mattina, ad Aliano, l’ottava riunione del Comitato di Sorveglianza del PSR Basilicata 2007-2013 condotta dall’Autorità di Gestione del Programma operativo, Rocco Vittorio Restaino. All’incontro, dove è stato illustrato l’avanzamento finanziario e l’attuazione del programma gestito con risorse Feasr, Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale, hanno preso parte l’assessore al ramo, Luca Braia, il dirigente generale, Giovanni Oliva, i dirigenti del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali, i rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e degli altri dicasteri coinvolti, i responsabili dei dipartimenti regionali e i referenti del partenariato economico e sociale, tra cui organizzazioni professionali e di categoria, associazioni e sindacati.
Con una dotazione finanziaria iniziale di circa 648Meuro, il Programma settennale di Sviluppo Rurale della Basilicata 2007/2013 illustrato questa mattina è stato rafforzato nel primo biennio con le risorse aggiuntive dal “pacchetto anticrisi” (Recovery Plan) e della Riforma HealthCheckPac. Nel periodo di attuazione, le risorse in dotazione hanno subito una contrazione sia per trasferire un contributo di solidarietà alle Regioni italiane interessate dal sisma del 2012, sia per liberare risorse a vantaggio dei soggetti pubblici per la copertura dei costi dell’IVA. Oggi, il programma si chiude con una dotazione finanziaria pubblica di 625,9Meuro e con una capacità di impegno di 739,3Meuro, pari al 118,13% e una performance di spesa dell’88,12% in continua e rapida ascesa. Infatti, i dati presentati oggi, aggiornati con i pagamenti al 17 dicembre, saranno in elaborazione fino al 31 12 2015 e registreranno una crescita delle domande liquidate e della spesa comunitaria.
“Dopo un settennio caratterizzato da una crisi economica senza precedenti – ha dichiarato Rocco Vittorio Restaino – il PSR Basilicata 2007/2013 si avvia alla chiusura superando le criticità legate ad alcune debolezze del sistema agricolo lucano. Nel periodo di attuazione sono stati rafforzati processi di integrazione e cooperazione, favoriti investimenti significativi, con impegni di spesa superiori alle risorse in dotazione per migliorare la competitività del settore agricolo e forestale, pur nelle difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese, e il sistema pubblico è stato dotato di nuove infrastrutture e servizi per migliorare la qualità della vita nelle aree rurali e per accrescerne l’economia.
Nell’ultimo periodo, abbiamo potenziato gli investimenti per la Banda Larga, per la progettazione integrata di filiera e per il patrimonio rurale e forestale da valorizzare a fini turistici e culturali. Con una grande accelerazione nei pagamenti e con un lavoro incessante da parte degli uffici competenti – ha concluso Restaino – , abbiamo liquidato e liquideremo gran parte delle domande per le operazioni finanziate e continueremo a farlo fino a 31 dicembre 2015 ottenendo così risultati vantaggiosi in termini di avanzamento della spesa comunitaria, raggiungendo la percentuale del 92%.”
I numeri del Psr Basilicata 2007-2013
Per migliorare la competitività del settore primario (Asse 1), ammontano a 262 Meuro le risorse impegnate su 198Meuro programmate per ammodernare le imprese agricole lucane in coerenza con gli standard richiesti dall’Europa. Sono 745 i giovani agricoltori under 40 insediati in azienda, grazie ai 24Meuro investiti anche in modalità integrata per nuovi progetti d’impresa. Per la competitivtà aziendale sono state finanziate 902 domande con un importo di circa 62Meuro su 102Meuro impegnati nel periodo di programmazione. Tra gli investimenti più significativi, si aggiungono 25Meuro volti a migliorare il valore aggiunto, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali, di cui circa 15Meuro già liquidati ai beneficiari delle operazioni. Anche per le infrastrutture rurali, sono stati impegnati 88Meuro su 66 Meuro in dotazione e 175Meuro sono stati già liquidati, confermando così il quadro positivo dell’avanzamento finanziario e dell’attuazione di gran parte delle misure dell’Asse 1, che ha una capacità di spesa attestata all’88,47%.
Con un forte approccio alla tutela e alla gestione del territorio e una dotazione finanziaria di 318,6Meuro per migliorare lo spazio rurale (Asse 2), sono stati sostenuti, con impegni finanziari maggiori delle risorse allocate, gli investimenti con finalità ambientali e silvicolturali per migliorare la fruzione pubblica delle aree forestali. A questi si aggiungono interventi agro ambientali, anche per la ricostruzione del potenziale forestale che determinano, per le misure dell’intero Asse 2, un impegno totale di 333Meuro, di cui 299,4Meuro oggi già pagati ai beneficiari, con una capacità di spesa del 94%.
In coerenza con la strategia regionale, gli sforzi per favorire gli investimenti per la diversificazione dell’economia (Asse 3) sono stati indirizzati in particolare modo verso interventi dedicati alla produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili, nonché adeguamenti per agriturismi e ampliamenti di fattorie multifunzionali. Per queste misure, oltre che per quelle dedicate ai servizi essenziali per l’economia e la popolazione e per la tutela e la riqualificazione del patrimonio rurale, l’impegno delle risorse è stato maggiore rispetto alla dotazione iniziale, passando da 60,5 Meuro a 89,6 Meuro. Per le operazioni dell’intero Asse 3, la capacità di impegno delle risorse è del 147,93% e la capacità di spesa del 70% circa, con 43 Meuro già liquidati. A operazioni terminate, per abbattere il digital divide, la banda larga servirà il 98% della popolazione lucana, grazie anche ai 12 Meuro di investimenti realizzati con il fondo Feasr aggiunti a quelli del Fesr.
Per la progettazione integrata, sia l’approccio leader che lo sviluppo delle filiere scontano criticità legate all’attuazione, ai costi di gestione e alla sperimentazione di nuovi modelli organizzativi. Per l’Asse 4, sono 8 i Gal costituiti sul territorio con una dotazione finanziaria di 31 Meuro, cui corrispondono 22Meuro di pagamenti che determinano una capacità di spesa del 57,43%.
Con la volontà di integrare verticalmente gli operatori e migliorare le condizioni di commercializzazione, sono stati investiti 43 Meuro per i Progetti integrati di filiera di livello regionale e 35 Meuro per quelli di livello territoriale. Sono 13 in tutto i Pif costituiti, con performance diverse a seconda del grado e del livello di integrazione e cooperazione. Sperimentati per la prima volta sul territorio lucano, hanno favorito forme di partecipazione associata che ancora riflettono una storica difficoltà a operare secondo schemi organizzati e concertati. Gli interventi proposti nell’ultimo anno per il loro consolidamento/rafforzamento, con 8 Meuro in più, puntano a potenziare gli investimenti ritenuti maggiormente strategici per lo sviluppo dei comparti più competitivi.
Psr 2007-2013, Braia: “La sfida del futuro è lavorare insieme”
“C’è una Basilicata Rurale – conclude l’assessore Luca Braia – che vuole andare al centro delle attenzioni della politica e della comunità e che vuole interpretare al meglio quel sentimento di riscatto che ha già cominciato a dimostrare con Matera della Capitale Europea della Cultura 2019”.
Chiudiamo la programmazione 2007-2013 – dichiara l’assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia – in un luogo simbolico delle aree rurali e interne della Basilicata che vuole farcela. Un luogo da cui ripartire subito avviando la nuova programmazione. Tante le presenze al tavolo del Comitato di Sorveglianza e nell’uditorio, segno di una chiara condivisione della sfida collettiva che stiamo mettendo in campo durante questo fine 2015 con una ampia partecipazione e il lavoro di un Dipartimento che, come una squadra unita, non ha mai smesso di credere che riportare l’agricoltura al centro delle politiche di sviluppo della nostra regione fosse la strada da perseguire.
Ce la facciamo se tutti lavoriamo insieme con determinazione e coraggio. Dobbiamo investire su un territorio che deve essere sempre più consapevole delle sue potenzialità. Tiriamo oggi le somme di una fase importante di programmazione caratterizzata da luci ed ombre per impegnarci a vivere la successiva, che ci vedrà protagonisti di uno sviluppo con una logica totalmente diversa che è quella di una Basilicata che vuole essere modello dell’intero mezzogiorno. Non più la logica assistenziale: al centro delle nostre attenzioni ci siano gli investimenti produttivi e non più le spese dietro il cui termine si possa intendere uso infruttuoso delle risorse.
Costruiremo un contesto competitivo semplificando, laddove possibile, le procedure, realizzando bandi omogenei ed accessibili quindi adeguati alle potenzialità dei partecipanti, renderemo più semplice l’accesso al credito e spingeremo sull’organizzazione del sistema delle filiere produttive, cercheremo la sinergia, fino ad oggi non perfetta, con gli altri fondi comunitari su infrastrutture e servizi minimi che servono al sistema agricolo e alle comunità rurali come, ad esempio, infrastrutture, viabilità, sistemi idrici ecc.
Tra i più importanti meriti ascrivibili al PSR 2007-2013 l’aver deciso, da una parte, di investire sui giovani e sui miglioramenti aziendali oltre le 740 unità e, dall’altra, di investire per dare garanzia a tutti e a prescindere offrendo la possibilità di poter agganciarsi alla banda larga, azzerando il digital divide della Regione Basilicata.
Ora dobbiamo fare un salto in avanti e investire sulla valorizzazione, sulla commercializzazione e marketing dei nostri prodotti e dei nostri territori, non solo sulla produzione, per dare valore aggiunto e restituire reddito agli agricoltori.
Agro-ambiente, acqua e forestazione da vivere nella dimensione non solo della tutela, ma della valorizzazione di una biodiversità straordinaria che è un patrimonio indennitario unico della nostra regione, riconosciuto a livello nazionale ed internazionale. L’attività ancora in corso del PSR 2007-2013, che terminerà il 31 dicembre 2015, vuole migliorare una capacità di spesa che supera, ad oggi, il 92%.
Dobbiamo proseguire con il sistema virtuoso e la tensione collettiva messi in campo negli ultimi 7 mesi recuperando il gap e le criticità sempre nella dimensione della corresponsabilità. La nuova programmazione 2014-2020 partirà ufficialmente il 27 e 28 gennaio 2015 alla presenza della Comunità Europea.
C’è una Basilicata Rurale – conclude l’assessore Luca Braia – che vuole andare al centro delle attenzioni della politica e della comunità e che vuole interpretare al meglio quel sentimento di riscatto che ha già cominciato a dimostrare con Matera della Capitale Europea della Cultura 2019.