“Le commissioni Bilancio e Industria del Senato hanno approvato l’art. 16 del disegno di legge sulle liberalizzazioni che riconosce alle Regioni che concorrono al fabbisogno energetico nazionale, una quota delle risorse fiscali connesse alla produzione delle risorse minerarie”. Lo hanno dichiarato i parlamentari del Pdl, i senatori Guido Viceconte e Cosimo Latronico, e gli onorevoli Vincenzo Taddei e Giuseppe Moles. “Si tratta di un risultato storico per la Basilicata che riprende letteralmente una proposta presentata dai parlamentari del Pdl e trasformato in un ordine del giorno approvato con la manovra di dicembre. Si tratta nel merito del riconoscimento di poter destinare una quota delle risorse fiscali generate dallo sfruttamento delle risorse minerarie al finanziamento di un fondo per lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti produttive nei territori in cui si realizzano impianti di idrocarburi. La norma legislativa avrà ricadute straordinarie per la Basilicata che potrà finalmente finalizzare le risorse collegate allo sfruttamento delle sue importanti risorse minerarie a progetti di sviluppo produttivo ed infrastrutturale del territorio regionale, invertendo l’andamento di questi anni che non ha generato lo sviluppo atteso dalle popolazioni. Naturalmente gli interventi si potranno realizzare nell’assoluto rispetto delle esigenze ambientali e nella applicazione delle migliori pratiche operative in riferimento agli standard internazionali. Una stima prudente del Ministero dello Sviluppo economico realizza che si genereranno risorse del valore di 30 md di euro nei prossimi vent’anni con un gettito fiscale di 17 md per lo Stato. Con questa norma una quota di queste risorse fiscali aggiuntive servirà per finanziare programmi di sviluppo della nostra regione secondo modalità che saranno definite da appositi decreti interministeriali dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia. Un risultato che lascia sperare su una svolta nelle politiche di sviluppo della Basilicata e che rende fattibile l’impianto del Memorandum firmato con il governo Berlusconi per rinegoziare lo sfruttamento delle risorse minerarie in un quadro di garanzia ambientale e di accrescimento delle dinamiche di promozione del territorio”.
Parlamentari lucani del PDL, Viceconte, Latronico e Taddei
In merito a questo comunicato è arrivata alla nostra redazione una nota del movimento Insieme per la Rinascita, sezione Basilicata. Lo riportiamo integralmente
I parlamentari lucani del PDL hanno appena comunicato che, in commissione Bilancio e Industria del Senato, è stato approvato l’art. 16 del disegno di legge sulle liberalizzazioni proposto proprio dai pidiellini della Basilicata.
Con questo provvedimento la nostra regione potrà ottenere fondi per nuove infrastrutture e reti produttive come ricompensa delle estrazioni minerarie nel nostro sottosuolo.
Un risultato storico, annunciano trionfanti gli stessi parlamentari.
Una vera vergogna, la nostra opinione.
In una regione come la Basilicata, giacimento petrolifero più grande d’Europa, senza ferrovie (vedi Matera), senza autostrade, senza porti, senza aereoporti, senza occupazione, senza università di rilievo, diventa addirittura storica la realizzazione di qualche opera in cambio del prezioso oro nero.
Un ulteriore schiaffo alla dignità dei lucani dopo lo sberleffo del misero “pieno gratis” regalato da Mamma Stato attraverso il bonus carburante.
Riterremo storico il giorno in cui i nostri politicanti (di destra e di sinistra), servi del sistema-Nord, si renderanno conto che la salute dei cittadini non è sacrificabile in cambio di nostri sacrosanti diritti quali infrastrutture e produttività.
È bene ricordare ai nostri eminenti onorevoli e senatori che le regioni del Nord godono di ogni infrastruttura e ricchezza per via ordinaria mentre, per costuire anche semplici strade o scuole elementari nel Sud Italia, bisogna ricorrere a misure straordinarie come la fallita Cassa per il Mezzogiorno o addirittura al sacrificio di vite umane innanzi al “Dio a sei zampe” e suoi seguaci.
I cittadini lucani non si lasciano incantare da onorevoli trionfalismi e, ogni giorno sempre più, rivendicano la tutela del diritto alla salute ormai gravemente compromesso dalle attività petrolifere.
Qualsiasi Memorandum o disegno di legge va contro il volere del popolo della Basilicata che, attraverso petizioni, moratorie e manifestazioni, chiede lo stop alle nuove trivellazioni nel territorio, efficienti controlli per la salvaguardia ambientale per i pozzi già esistenti e la ritrattazione dei compensi economici per le attività in corso nella nostra regione.
Il movimento Insieme per la Rinascita invita i parlamentari lucani ad impegnarsi in tal senso rimandando la realizzazione di nuove opere a prossimi provvedimenti ordinari come accade in ogni paese civile.
Insieme per la Rinascita sez. Basilicata