I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl esprimono il proprio disappunto per i notevoli ritardi dell’Alsia nell’erogazione della produttività e del risultato relativi agli anni 2021 e 2022.
I lavoratori sono stanchi delle continue rassicurazioni verbali a cui non seguono i fatti. Ad oggi, anno 2024, con un ritardo di quasi tre anni, non è dato sapere il motivo della mancata corresponsione del premio 2021 da parte dell’Alsia, in considerazione del fatto che si è a conoscenza che la relazione della performance 2021 adottata dall’Ente con deliberazione n. 135 del 18 ottobre 2023 e trasmessa all’Oiv (Organismo indipendente di valutazione) regionale è stata eccepita da quest’ultima, e a seguito dell’incontro tra Alsia e Oiv avvenuto il 12 dicembre 2023, sono state fornite formalmente dall’Organismo di Valutazione le indicazioni sui relativi correttivi da apportare al fine del completamento della procedura.
Si è a conoscenza che a oggi l’Alsia non ha prodotto le integrazioni richieste dall’Organismo Indipendente di Valutazione e quindi, l’Organismo non procede alla validazione della relazione della performance Alsia 2021, atto necessario per la corresponsione del premio economico ai lavoratori. Tanto più che in mancanza della valutazione della Oiv non è possibile procedere a quanto disposto dall’Alsia con deliberazione n. 151 del 22 novembre 2023 avente ad oggetto “Selezione per la progressione economica orizzontale all’interno delle categorie, con decorrenza 01.01.2022” per la quale le organizzazioni sindacali avevano già posto formale richiesta di immediato annullamento e integrazione, il cui riscontro, ad oggi, è rimasto del tutto inevaso.
Inoltre si sottolinea che il direttore dell’Alsia non ha rispettato gli accordi contrattuali in riferimento alla valorizzazione del personale, essendo stato inadempiente per il piano triennale del fabbisogno del personale e non avendo avviato le procedure concorsuali per le progressioni verticali stabilite per l’anno 2023.
Il modo di agire dell’amministrazione dell’Ente risulta fortemente lesivo nei confronti dei lavoratori, in un periodo economico di crisi come quello attuale, in quanto determina un danno economico per le economie delle proprie famiglie.
Ancora una volta, in maniera longanime, come già richiesto con nota formale il 7 febbraio dello scorso anno, a cui non si è avuto alcun riscontro, reiteriamo la richiesta di procedere al completamento del ciclo della performance 2021. Nel contempo, sollecitiamo
di definire il processo valutativo delle performance 2022 e di iniziare in tempi brevi quello relativo all’anno 2023 così da garantire la rapidità prevista dal “principio di buon andamento che deve presentare la pubblica amministrazione” (art.97 della Costituzione).
Si mette a conoscenza, inoltre, che i lavoratori della Regione Basilicata hanno già da tempo fruito della produttività 2021 e siano in prossimità di ricevere anche il 2022. Se si aggiunge che l’entità degli importi che questi ultimi andranno a percepire risultano più che doppi rispetto a quelli messi a disposizione dall’Alsia, riteniamo che ciò sia palesemente e fortemente discriminatorio per i lavoratori dell’Alsia.
In caso di ulteriori ritardi, non si escludono pertanto azioni di mobilitazione del personale volta a tutelare gli interessi e i diritti di tutti i lavoratori dell’Alsia.