La Fials, attraverso la Segretaria regionale Luciana Bellitti, sottolinea i gravi ritardi nell’attuazione delle procedure di autorizzazione e accreditamento inerenti all’assistenza domiciliare previste dall’Intesa CSR/151 del 04/08/2021 che è stata recepita con DGR n. 106/2022, che, anche in un ambito estremamente delicato e difficile come quello dell’assistenza a pazienti cronici e terminali, mette in luce i deficit della gestione del Servizio Sanitario Regionale.
L’Intesa CSR/151 del 2021, attuativa dell’art. 1, comma 406, della L. n. 178/2020, obbliga le regioni ad adeguare il proprio sistema di autorizzazione e accreditamento delle strutture pubbliche e private per l’erogazione delle cure domiciliari entro 12 mesi dalla sottoscrizione della stessa, invece, benché sia trascorso più di un anno, questa Giunta non ha adottato nessun provvedimento concretamente esecutivo.
Occorre forse evidenziare quanto riportato nell’Allegato A all’Intesa, secondo cui l’estensione dell’applicazione del sistema di autorizzazione all’esercizio e di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e sociosanitarie anche alle organizzazioni pubbliche e private che erogano cure domiciliari, dimostra che le stesse: “richiedono una peculiare e complessa organizzazione, un “lavoro di rete” che coordina ed integra le varie figure professionali…..viene pertanto riconosciuta la necessità che tali organizzazioni rispondano a precisi requisiti di sicurezza e qualità a garanzia della tutela della salute dei cittadini”, e afferma che: “La programmazione sanitaria nazionale individua l’assistenza domiciliare quale setting privilegiato dell’assistenza territoriale”.
Contrariamente a quanto indicato nel predetto Allegato ed ai principi informatori delle modifiche al D. Lgs n. 502/1992, apportate dall’art. 1 L. n. 178/2020, il differimento “sine die” delle procedure in argomento costituisce la negazione del fondamentale diritto alla salute e della dignità di pazienti drammaticamente vulnerabili.
A fronte di tale inerzia deve, inoltre, ritenersi contrario al dettato normativo l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare nel territorio dell’ASP e dell’ASM, a seguito dell’indizione di una ordinaria procedura aperta telematica, senza tenere in alcun conto la necessità che l’assistenza domiciliare venga erogata da soggetti accreditati perché in possesso dei necessari requisiti professionali, strutturali ed organizzativi adeguati alla complessità del servizio domiciliare.
Pertanto, la FIALS condivide le ragioni della manifestazione che si terrà il 16 maggio p.v. davanti alla Regione e chiede al Presidente ed alla Giunta Regionale di provvedere con urgenza ad adottare politiche regionali relative alle cure in regime di assistenza domiciliare integrata conformi agli impegni assunti e rispettose della tutela dei diritti dei pazienti e dei professionisti e lavoratori impiegati dai soggetti accreditati a norma di legge.