“Il tasso di realizzazione del Programma Pnrr che si attesterebbe, complessivamente, al 12% delle risorse complessive messe a disposizione da qui al 2026 e l’ammissione del Ministro Fitto sull’impossibilità di realizzare alcuni progetti al 2016 rafforzano la necessità, più volte espressa, di aprire la Cabina di Regia sul Pnrr presso la Presidenza della Giunta Regionale ai sindacati e alle forze sociali per capire come stanno realmente le cose”. Lo ha detto il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli che ha partecipato oggi a Roma all’Esecutivo Nazionale Uil. “I dati che circolano sul Pnrr sono allarmanti soprattutto al Sud dove – aggiunge – il 62% dei Comuni ha giudicato “complessa” la partecipazione ai bandi. E non sarà certo il geometra messo a disposizione della Regione per periodi da 4 a 6 mesi in 70 Comuni a risolvere il problema del rafforzamento delle amministrazioni comunali, prive di personale e di tecnici competenti. I problemi che ostacolano la partecipazione ai bandi del Piano di ripresa e resilienza sono tanti e diventa fondamentale monitorarli tutti, tenendo conto, secondo quanto ricostruito dalla Svimez, che al Sud ci vogliono nove mesi in più rispetto alla media nazionale per costruire le infrastrutture sociali. Abbiamo posto il tema dell’accelerazione della messa a terra dei progetti del PNRR e della loro complementarità con le risorse della coesione europee e nazionali. Si tratta di risorse importanti per il nostro Paese, ma bisogna passare dalle parole ai fatti, cercando di superare l’atavico problema tutto italiano dell’impiego delle risorse europee. Per Uil invece, adesso più che mai – dice Tortorelli – è necessario che vengano applicate queste risorse e anche trovi applicazione la clausola della destinazione del 40% dei delle risorse del Pnrr allocabili territorialmente, indipendentemente dalla fonte finanziaria di provenienza, sia destinato alle regioni del Mezzogiorno. Occorre, inoltre, prestare molta attenzione alle deroghe in nome della semplificazione e dell’accelerazione, perché possono dare il via libera all’illegalità e alla corruzione. Temi che poi impattano direttamente sulle persone che lavorano, in particolare sull’applicazione dei CCNL, sulla regolarità contributiva e sulla sicurezza sul lavoro. Anche per la “missione 6 Sanità” i ritardi sono palpabili. Ma domani nel Consiglio Regionale della Uil-fpl – continua – faremo il punto specie in riferimento alla situazione determinata dal “buco” finanziario determinato da Asp, Asm, AO San Carlo e Irrccs Rionero.
Ultimo, ma non meno importante, il tema della partecipazione e del dialogo sociale che non può esaurirsi in riunioni meramente informative senza avere la possibilità di entrare nel merito preventivamente delle tematiche. Chiediamo quindi che come è avvenuto con il protocollo sottoscritto a Palazzo Chigi a dicembre 2021 tra Governo e Sindacati che il Presidente Bardi promuova un confronto vero e non una semplice informativa. Ma la macchina in questa direzione è completamente ferma, il rischio di perdere le risorse è pesante, la politica è disattenta”.