La tappa a Matera del roadshow Easitaly lancia spunti interessanti per l’imprenditorialità in Basilicata, anche grazie alle testimonianze delle startup innovative Thegg Domotica, Domec, Liberbit e Applica IoT.
Sono 5862 in Italia le startup innovative regolarmente iscritte nella sezione dedicata del registro imprese delle Camere di commercio: la maggior parte hanno sede in Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Lazio ma iniziano a registrarsi performance positive anche nel Mezzogiorno e in Basilicata. È partito da questi dati il dibattito che c’è stato oggi a Matera, presso Casa Cava, in occasione del roadshow “Easitaly”, organizzato dal Ministero dello sviluppo economico con la collaborazione di Invitalia e il supporto di Confindustria.
L’evento è stato aperto da Francesco D’Alema, presidente del gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Basilicata, che ha sottolineato l’importanza di iniziative del genere, per creare un dialogo tra potenziali imprenditori, istituzioni e stakeholder e rendere fruibili gli strumenti per fare impresa . «In Basilicata – ha detto Francesco D’Alema – stiamo creando un ecosistema di strutture e competenze che possono valorizzare le iniziative imprenditoriali, anche grazie alla grande opportunità di Matera2019, che ha aperto le traiettorie del turismo, dell’industria culturale e dell’artigianato. Dobbiamo però lavorare, e tanto, per cambiare alcuni meccanismi specie nell’accesso al credito e per avere le logiche delle garanzie pubbliche dalla nostra parte: mi riferisco, per esempio, alla legge Sabatini con cui le pmi hanno beneficiato di un fondo di garanzia che copre l’80% della spesa nell’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Il dato certo – conclude D’Alema – è che in Basilicata ci sono molte idee e che bisogna creare le condizioni per trasformarle in business ».
Nel corso della mattinata sono intervenuti: Paolo Carnazza del Ministero dello sviluppo economico, per fare una sintesi delle novità portate dal decreto legge 179/2012 che introduce la definizione di startup innovativa e rende effettivi un quadro di riferimento dedicato sulla semplificazione amministrativa, il mercato del lavoro, le agevolazioni fiscali, il diritto fallimentare. Andrea Miccio di Invitalia che ha presentato i risultati fino ad oggi raggiunti con “Smart&Start”: operativa da più di 2 anni, è uno strumento di agevolazione finanziaria diretto nelle spese di investimento e nei costi di gestione, finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo di startup e pmi innovative. Ad oggi, su 2440 business plan presentati, ne sono stati finanziati 679 (in gran parte nel settore dell’economia digitale) e, in particolare, in Basilicata su 42 richieste ne sono state finanziate 6, per un investimento totale di 2,4 milioni di euro e 29 nuovi posti di lavoro. L’assessore Raffaele Liberali ha invece sottolineato l’importanza del dialogo tra sistema della ricerca e progetti d’impresa, per permettere alle aziende di puntare sull’innovazione per la loro crescita competitiva e di aprirsi ai mercati internazionali.
A proposito di imprese e innovazione, sono state ascoltate anche le testimonianze di alcune startup lucane che hanno beneficiato delle agevolazioni pubbliche: è il caso di Teggh Domotica, creata da Franco Paolicelli – presidente della sezione legno-arredo di Confindustria Basilicata, che si occupa della progettazione di complementi d’arredo flessibili e multifunzionali; Liberbit di Francesco Perone specializzata nella digitalizzazione dei processi e nella gestione documentale per le piccole e medie imprese, attraverso soluzioni informatiche; Applica Iot (spin-off di Applica srl), con alla guida Massimo Galante, che, attraverso l’internet delle cose e sensori non invasivi, crea abitazioni “smart”; e Domec, fondata da Antonio Sorrentino (di recente ha chiuso un round di investimento di 1,6 milioni di euro con Sviluppo Basilicata) e che si occupa di gestione dei sistemi informatici nel mondo dei pagamenti.