Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa commenta la situazione drammatica in cui versa il Consorzio Asi di Potenza dopo le dichiarazioni del commissario Salvatore. Di seguito la nota integrale.
Che il Consorzio Asi fosse un baraccone mangiasoldi lo abbiamo evidenziato in tempi non sospetti. Oggi, che il commissario Salvatore denuncia pubblicamente la incapacità dell’ente sub regionale di pagare addirittura gli stipendi arriva la conferma di quanto abbiamo sempre sostenuto. E cioè che il consorzio industriale vada soppresso. E invece il commissario Salvatore evidenzia le “conseguenze negative” della mancata approvazione dell’emendamento alla legge di bilancio che prevedeva il raddoppio del contributo annuo già concesso dalla Regione, che da 1 sarebbe dovuto passare a 2 milioni. Che dire, ci troviamo di fronte a gente senza vergogna e senza scrupoli.
I numeri (in termini di debiti e costi) del Consorzio industriale di Potenza fanno tremare i polsi. Chi si ricorda dei 16,750 milioni di euro (oneri complementari compresi) che la Regione ha dato all’Asi per acquisire una serie di capannoni per il progetto Basilicata innovazione e la Fiera a cui si aggiungono i milione di euro stanziato con un emendamento all’assestamento di bilancio 2012 e altri 15 milioni che nel corso degli anni la Regione stanzierà per finanziare un mutuo del Consorzio industriale? In tutto circa 33 milioni di euro, a cui si aggiunge “il maxiappalto di 22 milioni di euro per concedere a terzi la gestione dei depuratori di Melfi e Viggiano. Dopo tre anni di gestione commissariale siamo alla resa dei conti. Salvatore chiede che la Regione intervenga col solito sistema “bancomat”, i sindacati alzano la voce e i lucani, rischiano, ancora una volta di rimetterci. Chi dovrebbe pagare per l’incapacità dimostrata a gestire un carrozzone che produce solo debiti, in cambio di consenso per il centrosinistra lucano si permette addirittura puntare il dito. Della missione iniziale dei consorzi industriali, “promuovere le aree industriali con servizi a costi contenuti” non resta nulla. Restano solo i debiti e gli sprechi. Tutto ciò l’abbiamo detto tante volte eppure nessuno ascoltava.
Gianni Rosa, Consigliere regionale Fratelli d’Italia
Il Consigliere regionale del PDL Michele Napoli commenta la situazione drammatica in cui versa il Consorzio Asi di Potenza dopo le dichiarazioni del commissario Salvatore. Di seguito la nota integrale.
“La sempre più precaria situazione finanziaria del Consorzio Asi di Potenza, ritornata all’attenzione della pubblica opinione in questi giorni, come quella relativa all’inefficace attuazione delle politiche industriali da parte del Governo Regionale, non mi sorprendono sia perché la Quinta Commissione se n’è occupata in più occasioni e sia perché da tempo ho denunciato le responsabilità politiche che si trascinano da almeno un ventennio”. A sostenerlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli, ricordando che “già in occasione dell’audizione degli attuali vertici del Consorzio, dinanzi la V Commissione regionale di controllo, il quadro contabile è apparso chiarissimo. In sintesi, abbiamo avuto un’occasione ufficiale ed importantissima per chiarire e fugare ogni residuo dubbio sulla tenuta dei conti ma anche per affrontare altre questioni. In primis, le condizioni di vendita dei suoli edificatori e l’attività per attrarre nuovi investimenti. Sono emerse evidenti la situazione debitoria del Consorzio, che all’inizio del 2011, vale a dire alla data dell’audizione, era quantificabile, secondo gli atti ufficiali in possesso della Commissione, in circa 24 milioni di euro, con riferimento ai periodi in cui l’ente ha accusato pesanti perdite di esercizio, e le ragioni della persistente situazione di crisi finanziaria che, ancora oggi, non consente all’ente di onorare (alle scadenze previste) i debiti contratti sino a rasentare il pericolo dell’insolvenza. Ho sempre sostenuto che poiché dopo le intervenute modifiche statutarie il Consorzio Asi è ormai a tutti gli effetti un ente regionale, ragione per cui il suo bilancio va ‘consolidato’ con i conti della Regione, la vicenda non può che essere trattata e sviscerata nella sede istituzionale preposta, quindi senza presunte scorciatoie politiche. Le iniziative promosse dalle segreterie regionali confederali e di federazione della Cisl e della Uil attraverso la mobilitazione dei lavoratori del Consorzio Asi di Potenza, con presidii ed azioni di protesta a partire dal mese di settembre prossimo, pertanto – dice Napoli – vanno nella stessa direzione che abbiamo indicato. Comprendo le motivazioni sindacali di tutela dei lavoratori con la sollecitazione a garantire la sopravvivenza del Consorzio, ma contestualmente dobbiamo porci il problema della riorganizzazione e dell’adeguamento dei Consorzi per guardare al futuro senza consentire manovre pre-elettorali”.