Esempio lampante di cosa intenda continuare a fare il Sistema Basilicata è il bando pubblico “Sostegno alle imprese per lo sviluppo delle micro-filiere multicomparto” indetto dal Gal la Cittadella del Sapere nell’ambito dei fondi Feasr. Il bando è destinato alle imprese dell’area Lagonegrese, Alto Sinni,
Pollino. Si tratta di iniziative di sostegno a favore degli imprenditori agricoli professionali in grado di accrescere la competitività delle produzioni agro-industriali locali attraverso la promozione, implementazione e messa a regime delle micro-filiere produttive multi-comparto che costituiscono la base economica del sistema produttivo locale. Fin qui nulla quaestio. I dubbi sorgono immediatamente dopo aver letto il termine entro il quale devono essere presentate le domande. E cioè il 17 dicembre prossimo. Il bando è stato pubblicato solo il 1 dicembre scorso. Poiché gli adempimenti e i requisiti per poter partecipare al bando sono molteplici, tra cui la redazione di progetti
specifici e dettagliati, e poiché è impossibile redarre tali progetti e approntare tutti gli altri atti/requisiti richiesti in 15 giorni sorge spontaneo il dubbio che siamo di fronte a un bando “sartoriale” cioè tagliato e cucito ad hoc per chi i progetti li ha già belli e pronti. Altrimenti ci spieghi il presidente del Gal, Nicola Timpone, tra l’altro responsabile del procedimento, come si può in così poco tempo approntare tutta la documentazione per poter avere i requisiti richiesti dal bando. La nostra impressione che siamo di fronte si ad una misura di sostegno, ma per i soliti noti appartenenti alle solite filiere del centrosinistra lucano.
Dic 09