Per Rosa Gentile, tra le primissime iniziative avviate subito dopo la delega ricevuta dalla Presidenza nazionale Confartigianato al capitale umano e cultura di impresa, formazione e istruzione e Movimenti Giovani Imprenditori e Donne Imprenditrici, un giro tra le botteghe di artigianato artistico dove numerose sono le donne protagoniste. Girando per i nostri Borghi , pur nel rispetto delle norme anti COVID , è possibile scoprire a Nova Siri l’ “avvocata ceramista” Rosalia Violante , che accoglie con grande disponibilità i visitatori nella sua bottega e racconta come attraverso la passione per la sua Terra e le sue tradizioni , la sua Storia e suoi hobby decide di lasciare la professione di avvocata e fare l’artigiana. Tanta maestria nei suoi manufatti , tanta creatività , sembra di ritrovare nelle sue opere i racconti dei nostri nonni della nostra terra . Un connubio di emozioni , arte , entusiasmo e passione che fa della sua bottega che risponde a tutte le caratteristiche del Progetto Confartigiano “Botteghe accoglienti”. Rosalia testimonia come si possono realizzare in un laboratorio artistico artigiano i propri sogni e come le passioni possono creare opportunità di lavoro. Per Gentile è stata l’occasione per rinnovare l’ appello a sostenere l’artigianato artistico, un importantissimo patrimonio culturale ed economico anche di Matera e del Materano, come nel resto del Sud e del Paese, che oggi è fortemente a rischio. Un comparto che adesso si trova in una situazione di estrema fragilità a causa delle conseguenze del lockdown imposto per fronteggiare l’epidemia di Covid-19.
“Le potenzialità dell’artigianato artistico in rapporto al mondo della cultura, con particolare riferimento all’offerta integrata dei musei e al mondo dell’istruzione e della formazione, a turismo e territorio – spiega Rosa Gentile componente della Giunta Nazionale di Confartigianato – sono un elemento su cui basare la ripartenza. Il saper fare degli artigiani, attraverso operazioni mirate, concrete e condivise, sarà la nuova linfa che alimenterà quel gusto sopraffino e ricercato che soltanto gli imprenditori artigiani riescono a far percepire al consumatore e a rendere l’Italia una nazione ricca di cultura che nessun altro Paese può vantare”. Il grave stato di crisi attuale, conseguenza dell’emergenza Coronavirus, rischia di incidere negativamente, in modo molto pesante, sull’intero sistema economico, produttivo e imprenditoriale italiano, causando la perdita di migliaia di posti di lavoro. Alla fine del I trimestre 2019 le imprese artigiane dell’artigianato artistico e tradizionale risultavano in tutto il Paese 288.302 con 801.001 addetti: rappresentano il 22,2% delle imprese artigiane ed il 28,2% degli addetti dell’artigianato nazionale. Il peso del settore è quindi significativo, ma ancora più importanti sono le caratteristiche peculiari che fanno dell’artigianato artistico un elemento basilare dell’economia e della manifattura italiana; un fattore costituente dell’identità, delle tradizioni e della cultura dei luoghi; una componente fondamentale dell’offerta turistica dei nostri territori; un’industria creativa che molto può dare alle giovani generazioni in cerca di una strada professionale e imprenditoriale. Proprio queste peculiarità rendono necessarie strategie e politiche mirate, che tengano conto della complessità e delle potenzialità del mondo dell’artigianato artistico e tradizionale. Il settore – dice Gentile – va tutelato come fattore fondamentale nella costruzione delle future strategie di promozione e di sviluppo del sistema turistico italiano, con particolare riferimento a politiche e progetti territoriali integrati. L’obiettivo è la creazione di linee strategiche di medio e lungo periodo, che riportino l’artigianato artistico al centro della scena economica e culturale nazionale, ma anche l’individuazione di possibili azioni di breve periodo che possano dare risposte concrete alle aziende e ai laboratori in difficoltà.