Questa mattina ha raggiunto il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori ex Tis (Tirocini di inserimento sociale) e ex Rmi Reddito minimo di inserimento), presso il palazzo della Regione Basilicata, Rosanna Marino, la sorella di Franco Marino, un lavoratore Rmi di Pignola morto tre anni fa mentre svolgeva il suo lavoro in una giornata di domenica come oggi. Rosanna Marino ha raccontato alcuni fatti legati alla morte di Franco.
Franco era “un ragazzo padre”, un lavoratore come tanti altri della platea Rmi che in cambio di un piccolo sussidio di 550 euro al mese e senza nessun altro diritto svolgeva delle attività utili per la collettività.
Il 6 dicembre del 2020, la zona di Pignola era stata colpita da forti piogge. Era una domenica come tante altre quando Franco esce di casa, arriva in un punto, scende dalla propria auto, sale su un’auto di proprietà del Comune di Pignola, arriva in un altro punto per un intervento che non spettava a lui fare, ma che gli era probabilmente stato richiesto, ci lascia la vita e non ritorna più a casa dove l’aspettava una figlia minorenne.
La figlia da quel maledetto giorno è stata accolta fra le braccia della sorella di Franco e della sua famiglia, adesso è maggiorenne ma ancora non riesce a passare da quella strada e da sopra quel condotto di acque reflue dove il padre è finito nel tentativo di liberarlo da rami e da altro materiale accumulato lì a causa delle forti piogge.
Abbiamo saputo da Rosanna che Franco all’epoca aveva una compagna, anch’essa lasciata a se stessa senza nessun aiuto e senza lavoro. La figlia di Franco si è diplomata, forse non sa di quale ceto sociale fa parte ma le è chiaro che senza i genitori ha difficoltà e imbarazzo “anche a chiedere un paio di scarpe nuove”.
Nel mese di dicembre il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori presso il palazzo della Regione Basilicata è dedicato al ricordo di Franco e alla vicinanza e alle rivendicazioni della propria famiglia.