La Segretaria Generale di Fp Cgil, Giulia Adduce in una nota chiede alla Regione Basilicata di fare chiarezza sulle reali motivazioni del Commissariamento dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera da parte della Giunta Regionale della Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Nonostante il passare dei giorni continuano a non essere chiare le reali motivazioni del Commissariamento dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera da parte della Giunta Regionale della Basilicata. Anche le scarne dichiarazioni del Presidente Bardi e dell’Assessore Leone non hanno fatto chiarezza su questa vicenda e non hanno dato risposte alle tante domande che tutti si fanno.
Il 12 marzo la Giunta Regionale ha deliberato il Commissariamento dell’ASM (Azienda Sanitaria Locale di Matera), nominando Commissario Sabrina Pulvirenti. La Pulvirenti, alla quale si fanno gli auguri di buon lavoro, rimarrà in carica fino alla nomina del Direttore generale, e comunque per un periodo non superiore a sei mesi. Il 12 marzo 2021 la Giunta Regionale ha nominato il Commissario, nelle more dell’espletamento della procedura di nomina del nuovo Direttore generale, per superare la vacanza determinata dalle dimissioni del Direttore generale Polimeni, che però non sono un evento recente, ma risalgono alla fine di dicembre 2019.
Nella stessa seduta la Giunta Regionale ha deliberato anche di indire l’avviso pubblico di selezione per la nomina del nuovo Direttore generale dell’ASM, prevedendo che una Commissione di esperti valuti i titoli e sottoponga i candidati a colloquio individuale “finalizzato ad accertare le attitudini e le specifiche competenze rispetto all’incarico da ricoprire”.
È veramente singolare che la Giunta regionale abbia lasciato trascorrere ben 15 mesi prima di avviare la procedura di nomina del Direttore Generale dell’ASM, essendo il Direttore Polimeni dimessosi dall’incarico a fine dicembre 2019. Per quale motivo si è lasciato passare tutto questo tempo e non si è provveduto tempestivamente ad avviare la procedura di nomina del nuovo Direttore generale dell’ASM? Si potrebbe pensare che l’emergenza pandemica abbia distolto l’attenzione da questa questione ma non è così. Nel solo mese di gennaio 2020 la Giunta Regionale si è riunita ben 4 volte e ha adottato decine di delibere sui più svariati argomenti; quindi, non sarebbe stato difficile approvare la delibera di avvio della procedura di nomina del nuovo Direttore generale dell’ASM, se solo ci fosse stata la volontà politica di trovare tempestivamente una soluzione alla vacanza determinata dalle inaspettate dimissioni del dott. Joseph Polimeni.
Evidentemente non c’è stata e non c’è una grande attenzione alla situazione dell’ASM, se si sono lasciati passare ben 15 mesi prima di avviare la procedura di nomina e se, quando finalmente ci si è decisi ad avviare l’iter, invece che accelerarne i tempi, si è frapposta la nomina di un Commissario, che sarebbe stata comprensibile a inizio 2020 ma non a marzo 2021. Questa nomina è fuori tempo massimo, inutile e potenzialmente dannosa per l’ASM.
Da gennaio 2020, l’ASM non è acefala ma ha un Direttore generale facente funzioni, nella persona del dottor Annese, che va ringraziato per l’impegno profuso in questo periodo complicatissimo. Il Direttore generale f.f. avrebbe potuto rimanere in carica qualche altro mese, fino alla nomina del nuovo Direttore generale, evitando un ulteriore avvicendamento alla guida dell’ASM che, ricordiamolo, negli ultimi anni è stata caratterizzata da una serie di repentini avvicendamenti al vertice aziendale, che non sono mai positivi per nessuna struttura e che ne indeboliscono l’efficacia e la continuità dell’attività.
In questa situazione, perché non velocizzare semplicemente la nomina del nuovo Direttore generale invece di nominare un Commissario, che nei pochi mesi di durata dell’incarico avrà appena il tempo di iniziare a conoscere l’ASM e i suoi enormi problemi?
Perché sprecare altro tempo, quando sarebbe necessario e urgente dare al più presto all’ASM un nuovo Direttore generale, competente ed autorevole, che stabilmente possa affrontare le tante criticità preesistenti ed aggravate dalla pandemia?
Quello che è certo è che si sta continuando a perdere tempo e, in piena terza ondata, invece di definire velocemente l’assetto dei vertici dell’ASM si mettono in atto tattiche dilatorie che bloccheranno l’operatività dell’ASM per mesi e che non lasciano presagire niente di buono per il futuro, incluso il mai definitivamente archiviato disegno di riordino del Sistema Sanitario Regionale che penalizzerebbe pesantemente ed ulteriormente il territorio e la sanità materana, già pesantemente depotenziata nel corso degli ultimi anni.