La calendarizzazione dei saldi in Basilicata decisa dalla Regione, secondo quanto ha comunicato l’Assessore Galella, trova la condivisione di Federmoda-Confcommercio Potenza. Lo rende noto il presidente Federmoda Antonio Sorrentino con l’auspicio di un rilancio delle vendite di abbigliamento, calzature, accessori invernali che in Basilicata sono partite in ritardo condizionate dalle condizioni climatiche oltre che dalla crisi economica e dall’atteggiamento prudente dei consumatori. E’ bene ricordare che questa parola è entrata ormai nel gergo comune con una qualifica ben precisa, ma in realtà è strettamente connessa ad un lessico commerciale. Il termine “saldi” indica, infatti, la differenza tra le entrate e le uscite, nonché un “saldo” positivo o negativo; motivo per cui i saldi sono la merce che non è stata venduta in un negozio a fine stagione e la vendita stessa dell’invenduto. Il nostro auspicio è proprio questo: smaltire prodotti dai magazzini e incassare liquidità. Intanto, dopo un novembre che registra un calo medio del 2,4% delle vendite di prodotti di moda rispetto al 2021, Federazione Moda Italia-Confcommercio confida in una crescita degli acquisti negli ultimi giorni prima del Natale. Dai monitoraggi sui negozi associati, nel 2022 si è visto il segno positivo solo ad aprile (+3,5%), maggio (+5,7%) e agosto (+1%); tuttavia, lascia ben sperare il fatto che tra i regali più desiderati di questo Natale ci siano gli intramontabili prodotti di moda, dalla maglieria ai pantaloni, dai piumini agli abiti e giacche, dalle scarpe alle sneaker, dalle borse di qualità agli immancabili accessori, fino agli articoli sportivi.
Per Giulio Felloni, Presidente nazionale di Federazione Moda Italia-Confcommercio: «Non si può parlare di ripresa dei consumi di moda, viste le performance di vendita altalenanti ma, complice la stagione più fredda, l’esplosione del turismo nel ponte dell’Immacolata nelle città d’arte e di vacanza e la prevedibile crescita degli acquisti più importanti e ragionati degli ultimi giorni, si respira un rinnovato spirito di festa che fa ben sperare in un buon Natale tanto per i consumatori quanto per i commercianti. Crediamo in quello che vogliamo definire l’ottimismo della ragione, ma l’incertezza per il caro energia, l’impennata dell’inflazione e dei costi dei consumi obbligati preoccupano ancora i nostri operatori. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. La ricetta per rilanciare la fiducia è quella di accelerare il taglio delle tasse, a partire dall’Irpef e dagli oneri contributivi a carico delle imprese, come pure sarebbe importante estendere la cedolare secca alle locazioni commerciali».