Confindustria Basilicata si unisce al “richiamo alla legalità” esternato da Pasquale Natuzzi, condiviso da quanti nel Paese si adoperano per la salvaguardia del Made in Italy. Etica del lavoro, trasparenza dei rapporti aziendali, rispetto della legalità, osservanza delle norme che regolano il lavoro, dalla sicurezza alla salvaguardia ambientale, sono la cornice all’interno della quale si deve manifestare la capacità degli imprenditori e degli artigiani del nostro Paese. Questo è il valore aggiunto del Made in Italy. Confindustria Basilicata da anni è impegnata attivamente su questo fronte. Proprio la Sezione Legno Arredo, in proposito, ha redatto un codice etico per perseguire l’obiettivo di contribuire allo sviluppo dell’economia locale e alla crescita civile del territorio, ritenendo fondamentale il rapporto collaborativo e costruttivo fra le aziende appartenenti alla filiera produttiva, fondato su una sana e leale concorrenza, ispirata ai principi di trasparenza e correttezza reciproca. Successivamente la stessa Sezione Legno Arredo di Confindustria Basilicata, in accordo con le forze sindacali CGIL, CISL e UIL e con altre associazioni di categoria rappresentate nel Comitato di Distretto del Mobile Imbottito di Matera, ha realizzato due importanti iniziative tese a consolidare questa vocazione verso il rispetto delle regole e dei principi della legalità. Nell’ordine, il “Codice etico del Distretto del Mobile Imbottito di Matera” con il quale ogni azienda firmataria, e tra queste alcune tra le maggiori come Calia e Chateau d’Ax, si impegnano ad osservare tutte le leggi applicabili, i contratti collettivi e le seguenti norme di comportamento professionale, conformi alle leggi dello Stato (in particolare, art. 2598 c.c.) e dell’Unione Europea (in particolare, art. 81 Trattato CE) e tendenti a non alterare il libero gioco della concorrenza. La seconda iniziativa attuata fa riferimento alla nascita dell’ “Osservatorio Permanente”, per favorire il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti delle aziende aderenti, ponendo un’attenzione particolare alla gestione e alla collaborazione con tutti i fornitori dei principali produttori del settore, cercando, da un lato, di retribuire le loro prestazioni e servizi in maniera adeguata e secondo mercato (per esempio, pagando i terzisti, specializzati nelle lavorazioni manifatturiere almeno 15,60 Euro/H), dall’altro operando secondo la legge e osservando i principali dettami della legislazione in materia ( per es. Legge 18 giugno 1998, n. 192). Una ulteriore precisazione di merito: Confindustria Basilicata si è posta il problema – forse prima associazione in Italia – di creare le condizioni per migliorare e facilitare l’integrazione di imprese e manodopera extracomunitaria. I risultati ottenuti, in tal senso, sono più che lusinghieri e lo testimoniano le parole stesse degli organi di Polizia che, avendo monitorato con scrupolosa e meticolosa attenzione il territorio lucano, hanno dato atto della sostanziale correttezza e regolarità delle aziende di proprietà di stranieri che da anni operano sul nostro territorio. “Spiacente, niente emergenza stranieri” titolava un articolo del Il Sole 24Ore dello scorso 21 febbraio, nel quale il Dirigente Ufficio immigrazione della Questura di Matera dava atto degli esiti dei controlli serrati effettuati nella città di Matera. La provincia di Matera, proprio grazie all’attività di controllo ed ispezione operata dalle autorità competenti, è risultata sostanzialmente “immune” dalle fattispecie di reato di cui all’ art. 437 del codice penale, reato che una recentissima sentenza del Tribunale di Forlì estende anche alle aziende committenti ancorchè la rimozione e/o l’omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro sia imputabile alle imprese terziste. Nei controlli eseguiti a più riprese presso le aziende conto terziste tale fattispecie di reato non è stata riscontrata e, alla luce dei conseguenti rilievi, non risultano avviati procedimenti penali nei confronti di alcuna impresa. Confindustria Basilicata sarà sempre al fianco di tutti quegli imprenditori che, soprattutto in momenti così difficili per l’economia globale, avranno come stella polare il rispetto delle regole che essi stessi ed i lavoratori, negli anni, si sono conquistati al prezzo di duri sacrifici.
Lug 17
Related Posts
- La Basilicata si prepara per EXPO 20151 Marzo 2013
- Progetto di Federturismo per dare voce agli imprenditori22 Febbraio 2013
- Pensiamo Basilicata e Confindustria Basilicata incontrano i candidati lucani al Parlamento15 Febbraio 2013
- Somma (Confindustria) ai delegati di Legacoop Basilicata: campagna elettorale non distragga attenzione dai problemi dell’economia e del lavoro21 Gennaio 2013
3 Comments
Leave a reply Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
caro Pasquale ma credi che le persone hanno l’annello al naso? pali tu di made in italy quando produci in cina romania e brasile ed in italia metti le persone in cassa integrazione dopo aver preso più di 300 miliardi di vecchie lire……..
Non si da più valore al lavoro e alla qualità artigianale com’era una volta quando viveva MEST VICINZ CALIA ,ora si guarda solo a chiedere denaro pubblico e a produrre prodotti di scarsa qualità e di manifattura cinese
Mest Vicinz era un artigiano di classe ma onestamente nu mest di una volta esiste ancora e si chiama Peppino Nicoletti. Lo stimo e lo rispetto.
no come i pagliacci che si rinchiudono nella barche a sentenziare verso chi deve lottare ogni giorno!!!