Tante le iniziative tra gli oltre 1.400 bar-pub lucani di cui circa 200 sono esclusivamente pub-birrerie per un “San Lorenzo e Ferragosto a tutta birra”. Ad accompagnare l’invito a brindare con il nasù all’insu a guadare il cielo stellato con il boccale di chiara in mano ci sono eventi di musica dal vivo come quelli all’insegna dell’estemporaneità e dell’improvvisazione al Let’s Groove Iristo pub live music di viale del Gallitello a Potenza dove tutte le sere si danno appuntamento musicisti per jam session e performance creative. La birra si conferma bevanda regina dell’estate anche se dopo un giugno soleggiato che ha favorito i consumi della “chiara” preferita dagli italiani, esattamente come il freddo, neanche il caldo troppo afoso “stimola” la voglia di birra.
Secondo le stime di AssoBirra (l’Associazione che rappresenta il 97% del mercato italiano, tra grandi aziende, marchi storici, microbirrifici e malterie),nei 120 giorni della stagione calda (da metà maggio a metà settembre), il consumo medio di birra in Italia sarà tra i 7,5-8 milioni di ettolitri. Pari al 47% delle vendite annue. Ogni italiano, riferisce ancora l’Associazione, durante l’estate consumerà circa 13,5 litri di birra.
La preferita? In generale, a maggior ragione d’estate, quella chiara, lager o pils, raccoglie i favori di 7 italiani su 10 (72,3%). Perché è quella che si inserisce al meglio in tutte le occasioni di consumo che hanno come minimo comun denominatore la tavola: la sua leggerezza (68 kcal in 200 ml, circa le stesse di un’analoga quantità di succo d’arancia, meno di un bicchiere di vino rosso o bianco, la metà di un qualsiasi soft drink) e il fatto di essere poco alcolica la rendono particolarmente indicata come aperitivo prima di cena, in accompagnamento al pasto di tutti i giorni, ottima con i crudi, le verdure, il pesce e le carni bianche. Non a caso, la percentuale di quanti bevono birra fuori pasto è calata sensibilmente: solo il 6,2% dei nostri connazionali, meno della metà dei 14,4% di 10 anni fa e -35,4% rispetto all’anno scorso.
Ma la tendenza dell’estate 2014 è una novità che… arriva dal passato. Parliamo della Radler, mix di birra e limonata che ha le sue origini negli anni Venti del secolo scorso: Tradizione vuole che ad inventarla sia stato un birraio tedesco che si vide piombare in birreria un bel numero di ciclisti (in tedesco, “radler”). Preoccupato di non avere abbastanza birra per soddisfare tutti, decise di allungarla con del succo di limone. Versatile, eclettica e spumeggiante, la birra è una compagna ideale per esaltare ogni abbinamento gastronomico. Soprattutto d’estate, quando il caldo ci fa scegliere cibi più leggeri e nel frigo degli italiani verdure (e birra) non mancano mai.
La prima regola è che non ci sono regole. La seconda: birre più leggere e chiare ben si abbinano con ortaggi verdi, in modo particolare quelli in foglie, e con i crudi, mentre le più rotonde e morbide, magari rosse, sposano meglio cotture e salse, come un primo piatto con una componente più grassa (risotto) o uno stufato vegetale. Le più dolci, infine, ci consentiranno di sperimentare possibilità inesplorate nel mondo della frutta. Il “trucco “ – svela Giuliano Paolucci imprenditore di un pub a Potenza –è far incontrare i gusti e non far prevaricare quello della birra sul piatto o viceversa. Con verdure crude, come insalate o pinzimonio, servite da sole o semplicemente condite da olio e sale o da una leggerissima vinaigrette, la scelta può cadere sulle birre analcoliche o sulle profumate blanche. Nel caso in cui si comincino invece ad usare salse (ad esempio in insalate arricchite da maionese, formaggio fresco e frutta secca) si potrà optare per delle lager o per delle pilsner, ma se sono leggere.
Per i fritti, si tratti di verdure pastellate o di ortaggi fritti “al naturale”, si può convintamente rimanere nel mondo del luppolo più accentuato, cioè quello delle pils più caratterizzate: servite fresche qui saranno perfette. Se poi si tratta di carciofi o asparagi, allora il matrimonio è d’amore.
Interessante è poi l’abbinamento con le verdure cotte in tegame o al forno. Vale a dire quelle preparazioni che vedono cotture non troppo lunghe come per gli spinaci, i broccoli o i cavolfiori. Qui si può stare su una weizen oppure, se si ha a che fare con ortaggi estivi come melanzane, zucchine o peperoni (perché no, cotte assieme in una ratatouille), scegliere una lager dalle marcate tonalità di malto.
Primi piatti come una pasta al pesto, con ortaggi saltati, necessitano invece di una componente che contrasti il condimento. La si trova in una pils dal carattere netto o in una bock, migliore per i risotti.
La frutta può invece suggerire abbinamenti con alcune ale, soprattutto quelle dolci e scarsamente luppolate, che accompagnano bene crostate con marmellata o crema e frutta fresca. Insomma – parola di Giuliano – c’è birra ed abbinamento per tutti i gusti all’insegna della salubrità e del bere consapevole.
Ago 10