Riceviamo una nota inviata da Pietro Sanchirico, esponente di “Italia Unica Basilicata” in cui si contestano le dichiarazioni di due consiglieri comunali del PD, Lacorazza e Cifarelli, sulle questioni ambientali e sulle estrazioni petrolifere nel territorio lucano. Di seguito la nota integrale.
Non è più tempo di furbizie: Lacorazza e Cifarelli chiariscano, una volta per tutte, da che parte stanno perchè non si può a giorni alterni indossare l’abito ambientalista e quello del petroliere. Troppo comodo affermare oggi che la Procura della Repubblica dispone il dissequestro dell’impianto (sia pure temporaneo) che si può riprendere l’attività, quando durante la campagna elettorale per il referendum anti-trivelle si sono usati linguaggi da no-triv. Persino la mozione proposta in Consiglio e usata come strumento di propaganda contiene elementi fortemente contradditori tra commissione di inchiesta, un’ennesima commissione come se quella già prevista da mesi e naufragata prima di insediarsi non abbia insegnato nulla, e rafforzamento del sistema di controllo per far sentire il fiato sul collo al management Eni. I lavoratori della Val d’agri, impegnati nella difesa del posto non vanno presi in giro e i cittadini hanno necessità che la politica si assuma fino in fondo le proprie responsabilità senza giochetti e demagogie. La ripresa del Centro Oli è troppo importante non solo per la valle e la Basilicata ma per il Paese quale apporto energetico rilevante. Un obiettivo da raggiungere senza lingue biforcute.