Si è riunita nella sede della Camera del lavoro di Avigliano, che si è caratterizzata, in passato, per il mandato dell’attuale segretario generale della Cgil Basilicata Angelo Summa, l’assemblea degli iscritti Cgil per l’elezione del nuovo coordinamento comunale. All’incontro, che si è svolto nel salone della storica sede cittadina in via Don Minzoni, erano presenti la neoriconfermata segretaria della Lega Spi cittadina Lucia Romaniello, il segretario provinciale dello SpiCgil Pasquale Paolino e il segretario Flai CgilBasilicata nonché segretario provinciale della Camera del lavoro Vincenzo Esposito.
Eletta all’unanimità coordinatrice della Cdl di Avigliano Sandra Guglielmi, già coordinatrice territoriale della Fp Cgil per l’area nord e segretario aziendale dell’Asp di Potenza.
“Oltre all’imprescindibile e qualificata area dei servizi che il Caf e l’Inca continuano da anni ad offrire sul territorio -afferma Sandra Guglielmi – abbiamo la rinnovata necessità di qualificare ed estendere lacontrattazione sociale territoriale, con la consapevolezza che molti problemi che riguardano la tutela della nostra rappresentanza trovano sempre più risposte nella
dimensione comunale. Siamo pronti – continua – a dare un fattivo supporto alla contrattazione di categoria e a costruire un dialogo con le istituzioni per porre le basi per una contrattazione sociale chesappia promuovere, sostenere eorientare il cambiamento e la coesione della
nostra comunità”.
Eletto anche il coordinamento che affiancherà il coordinatore nell’azione politico sindacale e nella costruzione di piattaforme, nel quale sono presenti rappresentanti delle varie categorie della Cgil, dallo Spi alla Fp, alla Flai, alla Fiom, alla Slc, con la voglia e la volontà di lasciare il più ampio spazio a coloro che vogliono dare il loro contributo alla Camera del lavoro. “Ogni categoria -afferma la neocoordinatrice – ha un suo portato di esperienza, oltre che una funzione di inclusionee partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresenta. Il nostro obiettivo è mettere sempre più e meglio in relazione ciò che le varie categorie della Cgil sono capaci di esprimere in termini di azioni sindacali, di patrimonio comune e collettivo di esperienze e di qualità del capitale umano. Vogliamo tornare ad essere, anche a livello comunale “agitatori sociali” vivendo ilterritorio, comprendendone sempre più a fondo i bisogni e i fenomeni,analizzandone i cambiamenti, come lo spopolamento e la sempre più accentuata dicotomia tra il centro e le sue più grandi frazioni, i problemi abitativi, il disagio sociale, i trasporti, i collegamenti, la viabilità, la fiscalità. Da qui dobbiamo ripartire per costruire azioni sindacali e sociali che si rivolgono alle fasce più deboli, ai lavoratori e ai cittadini nel loro complesso, provando a buttare il nostro cuore rosso un po’ oltre l’ostacolo, per raggiungere sempre nuovi e importanti traguardi”.