Sanità privata, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Aiop e Aris negano la ratifica del contratto, ora sarà mobilitazione. Regione Basilicata si faccia parte attiva in difesa dei lavoratori. Di seguito la nota integrale.
I sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno inviato una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza, ai senatori e deputati lucani, al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e ai consiglieri regionali per la situazione che si sta verificando nella sanità privata.
Dopo 14 anni di blocco contrattuale e 3 anni di trattative complicate, la preintesa del contratto nazionale della sanità privata era stata firmata il 10 giugno scorso. Avevamo gioito per aver finalmente raggiunto l’obiettivo al quale da sempre miravamo, ovvero che ad uno stesso lavoro, nel settore pubblico e in quello privato accreditato, corrispondessero stesso salario e stessi diritti.
Il 30 luglio scorso, termine ultimo per la sottoscrizione definitiva, le controparti datoriali, Aiop (che fa parte di Confindustria) e Aris (associazione religiosa aderente alla Cei) si sono rifiutate di sottoscrivere l’accordo e di rispettare gli impegni presi. Aiop non ha neanche convocato l’Organismo Direttivo Nazionale, mentre Aris lo ha fatto nei tempi stabiliti e ha formalmente comunicato esito di diniego della ratifica, denotando un’intollerabile mancanza di rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata, che nel frattempo nelle assemblee avevano approvato il testo contrattuale sottoscritto nella preintesa.
Questo venir meno a impegni formalmente presi con le organizzazioni sindacali ma prima di tutto con lavoratrici e lavoratori dediti alla cura delle persone, applauditi qualche mese addietro in piena pandemia dalle finestre e dai balconi, è stato un atto di una gravità senza precedenti, che ci spinge verso lo sciopero nazionale. Ci preme sottolineare come questo rinnovo, tra l’altro, pesa per circa il 50% sulle finanze pubbliche, considerato che il Ministero della Salute e la Conferenza Stato-Regioni hanno dato la loro disponibilità a coprire il costo contrattuale con l’adeguamento delle tariffe.
Chiediamo alla Regione Basilicata di vincolare tale adeguamento alla firma definitiva del contratto nazionale della sanità privata, come concordato a livello nazionale e ai rappresentanti politici a vari livelli di farsi parte attiva al fine di restituire ai lavoratori dignità e diritti calpestati da chi pensa di fare un uso distorto delle risorse pubbliche per il proprio tornaconto personale.
La vertenza Universo Salute in Basilicata, che diventa ogni giorno più complessa e problematica, è la cartina al tornasole di un sistema spregiudicato che continua a strumentalizzare i lavoratori. La mobilitazione unitaria, sia per le questioni del mancato rinnovo contrattuale a livello nazionale che per le problematiche locali è ripartita e sarà durissima, ma necessita del concreto sostegno di tutti gli attori che possano collaborare affinché vengano restituiti i diritti vergognosamente calpestati a tutti i lavoratori.