E’ una storia di immagini, ricordi, emozioni, colori, profumi e sensazioni, quella che ha raccontato al numeroso pubblico del Cecilia di Tito (Pz) l’amministratore delegato di Sapere Lucano, Giovanni Pirrone, in occasione del roadshow “Gustati un Pépero”, che si è svolto nel pomeriggio di ieri, lunedì 23 febbraio presso il centro regionale per la creatività. La storia di un’intuizione felice, guidata con coraggio e intraprendenza, senza nostalgia, ma con la fierezza di un passato che sa proiettarsi in modo innovativo e dinamico nel futuro.
Una storia che ha fra i suoi personaggi un baffuto e gustoso Pépero, che viaggerà in tutto il mondo a bordo di un’Ape, mentre un alter ego meno nomade stanzierà nelle città e nei borghi di tutto il mondo. E’ Crusco’s, il primo franchising lucano, concepito come uno street food d’eccellenza che diventerà veicolo dell’identità lucana a livello internazionale. Il primo sorgerà a Colombo, in Sri Lanka, mentre a breve sono previste due aperture a Matera e Potenza.
Nato dalle solidi radici di Sapere Lucano, Crusco’s è solo una delle tante tinte che colorano il brand, nato per valorizzare le eccellenze eno-gastronomiche e turistiche della Basilicata. Attorno al mondo di Sapere Lucano, gravitano altre sette realtà che ne definiscono l’asset imprenditoriale. La piattaforma e-commerce “Il Sapere a casa tua” metterà a portata di mouse i sapori e la qualità della Basilicata. Via Brera sarà la finestra italiana e lucana in Asia, mentre Senise Food si affaccerà in Europa e America. Bring Up!, invece, darà spazio alle professionalità dei giovani – tra architetti, designer, esperti di comunicazione e strategie di vendita – che, come veri e propri “Business Angel”, saranno a disposizione delle aziende di Sapere Lucano. Anche Dge Europe supporterà e fornirà consulenza ai soci, individuando finanziamenti europei, nazionali e regionali, mentre Go On metterà loro a disposizione un team di professionisti in materia di strategie finanziarie che fornirà agli stessi assistenza legale, contrattualistica e fiscale. Infine, ma non meno importante, la dimensione turistica del brand è affidata a Scire, che farà rivivere i borghi lucani trasformandoli in “Capitali del Sapere Lucano”, generando incoming da tutto il mondo.
“Ho visto nascere Sapere Lucano – ha raccontato l’assessore regionale all’agricoltura Michele Ottati, presente nel pubblico – e da subito ho avuto un’ottima impressione. E’ una di quelle cose di cui si sentiva la mancanza in Basilicata ed è anche molto innovativo perché abbina alla commercializzazione la dimensione della consulenza. Il franchising Crusco’s è molto originale e servirà a combattere in casa nostra la cultura Mc Donald’s”.
“Abbiamo voluto rompere gli schemi tradizionali” – ha spiegato Danilo Russo, Direttore esecutivo di Go On. “Sapere Lucano non ha voluto solo riunire le eccellenze lucane ma ha puntato alla creazione di un nuovo modello di business, che ha unificato i produttori attraverso un piatto, un panino, un cibo, per renderli riconoscibili sul mercato estero. Quello che venderemo nel mondo, quindi, è l’identità della Basilicata. Tra l’altro, Sapere Lucano è una società che per circa il 50% appartiene agli stessi produttori, i quali dunque sono ovviamente motivati a fare un buon prodotto”.
“I nostri produttori sono emotivamente coinvolti” – aggiunge Giovanni Pirrone. “Il resto è fatto da passione e competenze, da strutture adeguate, in grado di analizzare il mercato e fare marketing funzionale a tutti gli obiettivi di Sapere Lucano. In questo contesto Crusco’s è il nostro alfiere, perché è semplice ed immediato. Può entrare subito nelle strade di Pechino, con un’Ape ed iniziare a raccontare e vendere la Lucania. Un Pèpero sarà una occasione di business, ma anche di marketing territoriale, con la prospettiva di avere un ritorno anche in termini di turismo, perché quel carrettino che gira le strade del mondo divulgherà la conoscenza della Lucania e creerà curiosità intorno a questa terra. E’ questo il circolo virtuoso del Sapere lucano”.