“Pieno sostegno ai settori produttivi dell’agro-alimentare in Basilicata perché questo comparto rappresenta un valore aggiunto per la nostra economia e non possiamo metterlo in sofferenza a causa della riduzione progressiva di acqua accumulata nelle dighe lucane”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel primo pomeriggio di oggi a cui hanno preso parte gli assessori all’Agricoltura e Ambiente della Regione, Luca Braia e Francesco Pietrantuono, il commissario del Consorzio di Bonifica, Giuseppe Musacchio, il segretario generale dell’Autoritá di Bacino, Antonio Anatrone, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria agricole, Coldiretti, Cia e Confagricoltura, nonché alcuni rappresentati di Organizzazioni di produttori.
La conferenza si è svolta a margine di un incontro tecnico tenutosi in mattinata per approfondire la situazione idrica regionale. Secondo i dati, la disponibilità di acqua degli invasi è attualmente pari a 315 milioni di metri cubi, a fronte dei 745 milioni in condizioni di normalità. Rispetto al 2016 si contano ad oggi oltre 160 milioni di metri cubi in meno di invasato, mentre rispetto alla crisi del 2001, si contano però 50 milioni di metri cubi di acqua in più.
“Garantiremo – ha detto Pittella – evitando gli sprechi, quanto è necessario per i nostri agricoltori, che non possono risentire di contraccolpi legati alla turnazione.” Il governatore lucano ha poi illustrato quali sono le iniziative strutturali da mettere in campo per compensare la decrescita di acqua quotidiana.
“Giovedì prossimo – ha detto – sarà approvato il progetto relativo alla traversa del Sarmento che già da settembre potrà essere collegata con la diga di Montecotugno e che, in stagioni “ordinarie”, raccoglie 45 milioni di metri cubi. E stiamo lavorando al rilascio della valutazione di impatto ambientale per la traversa del Sauro. Inoltre – ha continuato Pittella – abbiamo avviato con Enel una interlocuzione per l’utilizzo del Cogliandrino, il cui utilizzo idrico che attualmente viene utilizzato per produrre energia elettrica potrebbe in caso di necessità essere utilizzato dal comparto agricolo, previo indennizzo da parte della Regione per il blocco della produzione energetica.
Stiamo provando pertanto a mettere in campo tutte le iniziative affinché questo comparto non debba risentirne. In futuro – ha aggiunto Pittella – abbiamo intenzione di fare un audit sul fabbisogno perché negli anni le esigenze e le colture sono cambiate”.
Il presidente Pittella ha preannunciato la convocazione, nei prossimi giorni, di un tavolo a cui prenderanno parte tutti gli utilizzatori della risorsa idrica.
Braia: garantita risorsa agli agricoltori, con richiamo a responsabilità
“Migliore efficienza, risparmio doveroso della risorsa, richiamo all’uso razionale e senza sprechi, monitoraggio e controllo. E’ questa la responsabilità congiunta che il tavolo oggi riunitosi prende sul tema della crisi idrica, evitando al comparto agricolo lucano una difficoltà aggiuntiva rispetto a quelle esistenti e legate alle dinamiche del mercato.”
Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca Braia, durante l’incontro convocato dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, a cui hanno partecipato Alsia, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica, Eipli, Dipartimento Agricoltura e Dipartimento Ambiente, oltre che le organizzazioni dei produttori e i rappresentanti di categoria.
“Unitamente al presidente Pittella e in modalità condivisa, – ha proseguito – stiamo affrontando questo delicato momento di criticità. Il lavoro di gestione della risorsa idrica fatto dal Dipartimento, unitamente al Consorzio, all’Autorità di Bacino ed all’Eipli, al netto di qualche interruzione tecnica dovuta ad attività di manutenzione e di riempimento delle vasche di accumulo, ha garantito, ad oggi, l’erogazione di volumi congrui all’avanzamento delle pratiche colturali in atto ed a garantire la continuità delle produzioni. Tutte le richieste rimodulate di disponibilità per l’agricoltura effettuate dal Consorzio di Bonifica, di fatto, sono state soddisfatte e applicate sul territorio dagli enti competenti, Autorità di Bacino ed Eipli, recuperando sinergia istituzionale e collaborazione.
Programmare l’utilizzo dell’acqua è oggi fattore determinante in presenza di un cambiamento evidente del clima in corso a livello globale. Per tale obiettivo, con il Dipartimento Agricoltura insieme a Consorzio di Bonifica e Alsia stiamo realizzando uno studio di valutazione della domanda irrigua rispetto ai cicli colturali che genererà la “Mappa dell’esigenza idrica”, strumento indispensabile e fondamentale per la gestione efficace della risorsa.
Nelle prossime settimane – ha sottolineato Braia – sarà compito del Consorzio di Bonifica, attraverso le articolazioni territoriali (distretti), gestire l’erogazione in maniera responsabile con l’ausilio auspicato degli agricoltori. Mentre, in prospettiva, la conclusione dell’iter autorizzativo per la realizzazione della traversa del Sarmento determinerà l’avvio dell’iter finalizzato alla realizzazione dei lavori necessari per essere nelle condizioni, a partire dalla prossima campagna autunnale, di recuperare 45 milioni di metri cubi di acqua da riversare nella Diga di Monte Cotugno.
Il progetto di completamento della conturizzazione presentato sul Piano di Sviluppo nazionale è un altro obiettivo strategico da realizzare nel prossimo futuro al fine di aumentare l’efficenza ed evitare lo spreco e gli usi abusivi. Nel bando in corso della Misura 16.1 grande attenzione sarà riservata ai progetti di ricerca per un utilizzo virtuoso della risorsa idrica e nei bandi di prossima uscita del Psr Basilicata 2014-2020 destinati a miglioramento aziendale (4.1) e filiere (16.0) sarà premiata proprio la capacità progettuale finalizzata al risparmio della risorsa.
L’appello agli agricoltori rimane quello di utilizzare in maniera razionale ed oculata l’acqua che comunque viene resa disponibile e garantita, tenendo in considerazione che l’assenza di precipitazioni che potrebbe continuare a determinarsi ancora nei mesi estivi è un segnale d’allerta che continuiamo a tenere sotto controllo e monitorare”.