“Partenza sprint per la produzione della Jeep Renegade, la prima automobile ‘made in Lucania’ del marchio americano: da lunedì 15 settembre la produzione assegnata ai dipendenti della fabbrica Sata di Melfi sarà di oltre 200 vetture giornaliere su due turni ma soprattutto siamo ottimisti e fiduciosi che entro fine 2014 partirà anche il terzo turno notturno”.
Lo dicono i segretari provinciale dell’Uglm di Potenza Donato Russo e Giuseppe Giordano segretario generale dell’Uglm Basilicata per i quali, “da domani l’auto sarà commercializzata ed è la prima volta che in Italia si costruisce una Jeep. Tutti gli operai sono carichi di entusiasmo poiché sanno di realizzare un nuovo modello che d’apprezzamento e bellezza parla da solo essendo un gioiellino. L’avvio del terzo turno entro fine 2014 per il Suv lucano è per tutti noi – proseguono Russo e Giordano -, una notizia di una certa importanza che lascia ben sperare per gli effetti sull’occupazione a Melfi, stabilimento oggi coinvolto dalla cassa integrazione. La nuova Jeep Renegade, che amplia la gamma Jeep a livello globale e porta ufficialmente il brand sinonimo di ‘off road’ nel crescente segmento dei Suv, sarà venduta in più di 100 Paesi nel mondo, inclusi gli Stati Uniti. In Italia la gamma Renegade, dotata di efficienti motorizzazioni turbodiesel e benzina e disponibile nelle configurazioni a trazione anteriore e integrale, sarà commercializzata a partire da domani per poi debuttare nei principali mercati europei. Da metà luglio sono state avviate le attività di prelancio negli showroom italiani di Jeep. Lo stabilimento Sata di Melfi ha 5.941 dipendenti e una capacità di 1.940 vetture al giorno. Da ora la nostra sfida al mondo è partita – concludono gli esponenti dell’Uglm in Basilicata, Giordano e Russo -, a gennaio 2015, infatti, sempre a Melfi faremmo partire la produzione del mini-Suv gemello della Renegade, la Fiat 500X, che sarà presentata ufficialmente al salone di Parigi ai primi di ottobre. Dobbiamo tutti tutelare la fabbrica più grande esistente in Basilicata poiché ci dà speranze su tenute occupazionali di largo respiro. Entrambi i modelli appartengono al segmento dei piccoli Suv che sta registrando un boom commerciale in tutto il mondo, Europa compresa. Il che ci fa auspicare che Melfi produca non meno di 200/250 mila Suv all’anno, gran parte dei quali destinati all’esportazione, con effetti positivi anche sulla bilancia commerciale italiana. Sono circa sei milioni – concludono i sindacalisti Ugl – le vetture prodotte dal 1993, anno di inizio attività della fabbrica”.