È stata dell’80 per cento l’adesione allo sciopero dei lavoratori metalmeccanici in Basilicata nel primo turno e nel turno centrale. Lo hanno reso noto nel pomeriggio le segreterie regionali di Fim Fiom Uilm impegnate in una due giorni di mobilitazione a sostegno della vertenza nazionale per il rinnovo del contratto di categoria. Tre i presidi che si sono tenuti in Basilicata, a Potenza, Melfi e, oggi, a Matera. Lo sciopero è stato proclamato per sbloccare la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, trattativa che sta registrando “un grave stallo a causa delle rigidità di Federmeccanica e Assistal su diversi punti in discussione”, hanno spiegato in una nota diffusa ai lavoratori le tre sigle sindacali. Fim Fiom Uilm contestano in particolare il fatto che “la proposta formulata dalla controparte datoriale sul salario non riconosce al 95 per cento dei lavoratori alcun aumento, rendendo così inutile e residuale il contratto nazionale”. I sindacati metalmeccanici rivendicano invece un contratto che salvaguardi il doppio livello di contrattazione e che sia “in grado di rinnovare qualitativamente le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l’occupazione, far ripartire gli investimenti e avviare una nuova politica industriale”.
Nella foto il sit-in di questa mattina a Matera davanti alla sede della Comer, azienda di Fabio Storchi, presidente di Federmeccanica.