Sciopero generale dei trasporti, alta adesione in Basilicata. Tavella (Filt Cgil): “Convocare osservatorio regionale e avviare gare previste”. Di seguito la nota integrale.
Alta adesione in Basilicata allo sciopero generale dei trasporti che si è svolto oggi 24 luglio per denunciare la condizione di difficoltà nella quale versa la mobilità regionale.
“La mancanza di una mobilità efficiente rischia di determinare in Basilicata uno stato di pericoloso isolamento – afferma il segretario generale Filt Cgil Basilicata Franco Tavella – Questo riguarda la mobilità delle persone ma anche la mobilità delle merci. Occorre prima di ogni cosa riconnettere la Basilicata al resto del Mezzogiorno e al resto del Paese, riordinando il sistema del trasporto pubblico regionale ponendo finalmente fine a un sistema di proroghe del trasporto su gomma. Alla Regione chiediamo di attuare una politica dei trasporti tesa a intensificare i collegamenti con l’alta velocità, trattando con le ferrovie una frequenza maggiore dei treni Freccia rossa sul tratto Potenza-Salerno.
Si convochi con la massima urgenza – continua Tavella – l’osservatorio sul trasporto pubblico e si dia avvio alle gare previste dalla normativa vigente. Al sindaco di Potenza chiediamo di vigilare sull’efficienza del servizio urbano garantendo ai cittadini un trasporto che non penalizzi la mobilità cittadina, di garantire la dovuta sicurezza dei mezzi, la regolarità degli stipendi e degli oneri contributivi.
Non manchiamo di sottolineare che a fronte di milioni di euro stanziati dal fondo regionale, ci sono lavoratori che da mesi non percepiscono lo stipendio e i versamenti contributivi. Una situazione insopportabile che ci costringerà ad avviare una mobilitazione ulteriore del settore nel prossimo mese di settembre.
La responsabilità che da sempre ha caratterizzato le scelte della Cgil, ci ha sempre indotto a tenere in debita considerazione l’esigenza della mobilità dei cittadini, evitando azioni di sciopero a ridosso dell’apertura dell’anno scolastico. Si sappia però che, ove ciò accadesse – conclude Tavella – le responsabilità sono d’addebitare a chi in questi anni e in questi mesi è stato sto sordo agli allarmi lanciati a più riprese da questa organizzazione sindacale”.