Sciopero-manifestazione metalmeccanici, a Roma, Tortorelli (Uil): Governo e Giunta Bardi mettano in campo un piano per salvaguardare l’occupazione e l’automotive. Di seguito la nota inviata da Vincenzo Tortorelli, segretario Uil Basilicata.
“In Piazza del Popolo a Roma si è concretizzato un risultato straordinario di partecipazione dalla Basilicata. La piazza ha chiesto di fare presto. La richiesta è di mantenere gli impegni e di chiarire qual è il piano industriale con il quale si mantengono i posti di lavoro. È una richiesta al governo, alla politica, al ministro Urso. Melfi chiede un nuovo patto e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Melfi chiede un futuro che dia dignità alle famiglie coinvolte in questa crisi che travolge l’intero Mezzogiorno e l’Italia. Il percorso che ci ha portato a Roma non è nato da un giorno all’altro: è il frutto di anni di confronti, di ascolto e di denuncia di una crisi che sta colpendo duramente migliaia di persone. Spesso però registriamo un silenzio assordante delle istituzioni. Oggi più che mai, chiediamo al Governo regionale, alla Giunta Bardi ed alla politica, a qualunque livello, di mettere in campo un piano serio e strutturato per salvaguardare l’occupazione e dare una prospettiva industriale reale al Paese. La Basilicata, con i suoi stabilimenti cruciali per il comparto, con un indotto anch’esso in forte crisi, non può essere lasciata indietro nella transizione energetica e tecnologica. Oggi a Roma abbiamo ribadito con forza che senza un piano per il lavoro con politiche industriali chiare, equamente distribuite sul territorio e a tutela dei lavoratori, il rischio è quello di un tracollo sociale ed economico. Le ultime dichiarazioni di Tavares, l’Ad Stellantis, ci dicono che bisogna fare uno sforzo in più per far capire al settore che queste scelte deflagrano un intero comparto. Non possiamo accettare che intere comunità vengano private delle loro prospettive di vita: è il momento di agire e lo stiamo facendo insieme a tutto il gruppo dirigente della Uil e delle categorie di lavoratori. Facciamo tornare a sperare in un futuro dignitoso tutti i “fantasmi”, spesso giovani, del mondo del lavoro.”