La Fit Cisl Basilicata in una nota annuncia che questa mattina si è registrata un’adesione del 100% allo sciopero dei Lavoratori EKA, addetti alla raccolta rifiuti presso il Comune di Tramutola. Di seguito la nota integrale.
Un primo sciopero quello che si è svolto questa mattina davanti il Comune di Tramutola, per rivendicare la giusta applicazione contrattuale ai dipendenti della EKA, che orami dal
2018 soffrono continui abusi e soprusi.
Un applicazione contrattuale che sarebbe servita anche a garantire i servizi minimi durante la fascia di sciopero, ma che vista la violazione e la non applicazione del CCNL FISE-ASSOAMBIENTE, ha fatto si che la Società non ha potuto determinarli ai sensi della legge 146/90.
Ci saremmo aspettati una convocazione o la presenza del Sindaco o di qualche addetto del Comune che in questi giorni tanto hanno cercato inutilmente di influenzare i lavoratori, invece si è visto solamente transitare, ma solo per raggiungere il Bar, un responsabile dell’ente, che ha totalmente snobbato il Sindacato.
Abbiamo segnalato l’anomalia alla procura della Repubblica e riproporremo un nuovo sciopero di 8 ore per i 18 Novembre, cosi da poter manifestare liberamente il disagio creato ai lavoratori, con la speranza che il Sindaco nel frattempo comprenda che il caporalato è stato abolito per gli effetti lesivi sulla dignità delle persone e che il dialogo è un principio fondamentale in un Paese democratico.
Sciopero operatori ecologici di Tramutola, chiarimenti del Sindaco Marotta sulla nota di Fit Cisl
Sarebbe semplice rispondere all’incipit del comunicato stampa della CISL “che a Tramutola si tutelano in primis i cittadini/utenti,evitando un aumento dell’imposizione fiscale, e nel contempo, salvaguardare i diritti dei lavoratori e gli interessi delle imprese”.
Perciò a beneficio di chi legge e per amore della verità è utile fornire idonei chiarimenti.
L’attuale amministrazione si è insediata da poco più di un anno;
uno dei primi problemi affrontati in appositi incontri è stato proprio quello dei lavoratori di EKA (società che gestisce il servizio rifiuti a Tramutola), con l’impegno ad approfondire la problematica.
Tale approfondimento ha evidenziato la mancata stipula del contratto a seguito dell’appalto 2019el’accordo sindacale che prevedeva,seppur per un periodo limitato, l’inquadramento contrattuale degli addetti.
La società dichiarata aggiudicataria, interpellata per la sottoscrizione contrattuale, ha eccepito la scadenza (già dall’estate trascorsa) prevista dal codice dei contratti, ritenendo di non sottoscrivere il contratto.
Successivamente la medesima società ha richiesto, in pendenza del vecchio rapporto contrattuale, un adeguamento economico mensile pari a€ 10.000,00 a seguito dell’aumento dei costi sopravvenuto.
L’amministrazione comunale non ha dato seguito alla suddetta richiesta che avrebbe impattato sulle imposte a carico dei cittadini,aprendo una trattativa serrata con l’azienda che, in attesa del nuovo appalto,si è conclusa anche con un riconoscimento economico a favore dei lavoratori EKA (tra l’altro ad invarianza di ore lavorative prestate).
Prendiamo atto,nel rispetto dei diritti dei lavoratori,della proclamazione dello sciopero, pur non comprendendone appieno le ragioni, così come siamo rispettosi delle prerogative aziendali in materia di organizzazione e personale.
In conclusione,l’amministrazione,nell’ultimo incontro avuto con il rappresentante della CISL,dopo aver espresso la propria amarezza per il secondo stato di agitazione proclamato in 8 mesi e che non ha precedenti nella storia delle relazioni sindacali di Tramutola, per il rispetto che porta al mondo del lavoro,prima che per le specifiche conoscenze in materia di appalti pubblici, ha riaffermato che nella nuova procedura si terrà conto della clausola socialenel rispetto delle norme, anche contabili, vigenti-