A distanza di tre mesi dalla prima segnalazione l’imprenditore Mauro Scioscia dell’Istituto di Vigilanza L’Aquila rilancia l’attenzione sulle difficoltà riscontrate quotidianamente per il rilascio dei certificati per porto d’armi richiesto per l’esercizio della professione di guardia giurata.
Mauro Scioscia, presidente dell’Istituto di Vigilanza L’Aquila, racconta i disagi delle imprese: “Nonostante l’appello alle istituzioni nulla è cambiato rispetto alle numerose procedure richieste per il rilascio del porto d’armi. Non è possibile girare una serie di uffici per ottenere quel certificato necessario per l’assunzione di un giovane che deve essere impiegato nel ruolo di vigilante anche per un periodo limitato di tempo.
La normativa nazionale sulla sicurezza per prevenire episodi di violenza legati all’uso improprio di un’arma da fuoco non può penalizzare le imprese che lavorano nel settore della vigilanza.
Il rilascio di un certificato per porto d’armi, grazie alla tecnologia informativa disponibile negli uffici, dovrebbe essere pronto nel giro di dieci giorni invece siamo costretti ad attendere anche un paio di mesi prima che venga effettuata una visita medica. In proposito voglio ringraziare gli uffici della Prefettura e della Questura di Matera per la massima collaborazione dimostrata per ridurre i tempi di attesa ma ovviamente anche questi uffici vanno supportati in maniera adeguata, altrimenti le imprese non possono assumere i giovani in cerca di lavoro.
Questi ritardi ovviamente si ripercuotono anche sulla situazione finaziaria delle imprese, già vessate da tasse, marche da bollo e da adempimenti vari.
Mi auguro che quest’appello possa essere essere raccolto nel più breve tempo possibile anche dai nostri parlamentari affinchè si possno risolvere i problemi segnalati da tutti gli istituti di vigilanza presenti sul territorio, che danno lavoro ad almeno 200 persone tra Matera la provincia”.
Michele Capolupo