Sono 401 i docenti tutor che nell’anno scolastico 2023-2024 entreranno nelle scuole superiori lucane. La spesa complessiva è di 1,6 milioni di euro. Lo riferisce la Uil Scuola che si dichiara contraria. Spetterà ai dirigenti scolastici avviare le procedure per selezionare i docenti tuor. La formazione partirà gà dal mese di aprile prossimo.
Non occorre inventarsi nuove figure: i tutor, anche se non ufficialmente, esistono già all’interno delle scuole. L’attività di tutoraggio psicologico, educativo, orientativo è insita nella professione docente, al quale basterebbe aumentare lo stipendio per valorizzare il lavoro che svolge. A dirlo in una nota congiunta i segretari generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, e regionale Luigi Veltri che aggiungono: “Le urgenze per la scuola sono altre. Bisogna chiudere le partite attualmente in atto come la parte giuridica del contratto, valorizzare l’esistente, togliere carte inutili, offrire garanzie di stabilità al personale precario, sciogliere i vincoli professionali e territoriali, costruire percorsi professionali aderenti alle diverse figure della comunità scolastica. È necessario farlo. Diversamente rischiamo di costruire cattedrali nel deserto che piacciono tanto a Bruxelles ma che non risolvono i veri problemi della scuola statale di questo paese”. “Quella del tutor non è una sperimentazione di cui la scuola sente il bisogno. Sicuramente non sarà la misura che consentirà agli insegnanti di avere un incremento di stipendio adeguato alla funzione da svolgere”, dicono i dirigenti sindacali.
Per gli aspetti relativi ai criteri e alla distribuzione delle risorse, è demandata alla contrattazione d’Istituto la distribuzione dei compensi, che però dovranno rimanere entro il limite imposto dal decreto e dalla circolare, per i tutor da un minimo di 2850 euro ad un massimo di 4750 euro e per gli orientatori da un minimo di 1500 euro ad un massimo di 2000 euro.