Tra i 150 e i 200 maestri del Materano – a cui si aggiungeranno a breve altre diverse centinaia di docenti di istituti medi e superiori – dovranno fare le valigie per insegnare in scuole del centro-nord. L’assegnazione delle cattedre si sta traducendo in un esodo di massa dei docenti del Sud verso il Nord. E’ quanto sottolinea il vice presidente del Consiglio Regionale Paolo Castelluccio (Fi) aggiungendo che iposti di lavoro nella scuola nel Sud-Italia sono stati tagliati all’inverosimile con il risultato che ogni posto in più al Nord (dove il numero di alunni ancora sale), implica un posto in meno al Sud.Se poi consideriamo che i docenti, di ogni ordine e grado, sono soprattutto donne tra i 40 e i 50 anni, ci rendiamo conto che quest’esodo determina in molti casi una frantumazione delle famiglie. Non credo sia necessario sottolineare quali costi questo potrebbe avere per una categoria, quella dei docenti, tra le meno pagate d’Europa, con un contratto bloccato dal 2009 e alle prese adesso con un fitto di casa ed altre spese.Detto questo restano gli errori grossolani di una mobilità interprovinciale che coinvolge 100 mila persone: basta pensare che i docenti che il 26 luglio dovevano ricevere una email con la destinazione si sono visti recapitare un messaggio senza alcun comune di destinazione. Per avere la sede hanno dovuto aspettare altre 36 ore. Non solo. Una volta definito l’ambito i docenti in questi giorni devono capire in quale scuola andranno ad insegnare. Purtroppo da questa situazione pare non esserci scampo, se non con una completa inversione di tendenza della linea politica, con un reale incremento degli investimenti nell’istruzione come in tutti i fattori determinanti per recuperare il gap demografico che al Sud registra un basso livello di natività.
Castelluccio inoltre riferisce che IX Commissione (istruzione,lavoro, innovazione, ricerca) della Conferenza delle Region, in rappresentanza di tutte le Regioni sta predisponendo una nota, diretta al Ministrodell’Istruzione Stefania Giannini, con cui si esprimono fortiperplessita’ circa il regolare inizio dell’anno scolastico e legravi preoccupazioni che il Piano Straordinario delle assunzionidei docenti, previsto dalla Legge 107/2015 cd ‘Buona Scuola’ staprovocando. Alla nota si allegheranno lemozioni e i documenti gia’ adottati, insieme alla Puglia,dalle altre regioni di Italia, chiedendo un incontrourgente con il Ministro per valutare la possibilita’ di soluzionialternative per l’utilizzo dei docenti che tengano conto dellacontinuita’ didattica e del servizio prestato sui territori diprovenienza.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani,in seguito alle dichiarazioni rilasciate dal Sottosegretario al MIUR, dott. Davide Faraone, in vista delle operazioni conclusive relative alla Mobilità 2016/2017 della scuola secondaria di secondo grado, esprime l’augurio che i disagi delle famiglie dei docenti coinvolti in tale processo siano il più possibile contenuti. È apprezzabile che il Governo riconosca le difficoltà connesse allo spostamento dei lavoratori dalla propria sede di origine, con conseguenziale malessere per l’intero nucleo familiare d’appartenenza. È ben nota l’importanza dell’istituzione della famiglia in quanto prima cellula della società, il cui valore è ribadito negli artt. 29, 30, 31 della Cost. e 16 DUDU.
È confortante sapere che si stanno studiando soluzioni per consentire, il prima possibile, il rientro per tutto il personale interessato. Facilitare l’avvicinamento dei docenti in questione alle proprie città di residenza non costituisce una mera opera di assistenzialismo buonista, ma consentirebbe anche di arrestare un circolo vizioso di depauperamento in atto nel nostro Mezzogiorno, incentrato sullo spopolamento, sul “malessere demografico”, sull’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale e sulla riduzione dei consumi. Accorciare il divario tra Nord e Sud passa anche da interventi di tal genere, mirati a creare cultura e ricchezza in zone fortemente arretrate. In tal senso, molte regioni hanno condiviso le istanze dei lavoratori della scuola e sono state prospettate diverse soluzioni per limitare gli effetti della mobilità.
ll Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti umani è stato impegnato durante l’estate in attività di elaborazione e incontri istituzionali tesi alla realizzazione di progetti e proposte finalizzate al riassorbimento degli esuberi del Meridione.
Siamo fiduciosi che verranno prese in considerazione tutte le proposte avanzate e speriamo che, alla fine delle operazioni in oggetto, la maggior parte dei colleghi possa guardare con maggiore serenità al nuovo anno scolastico.
Romano Pesavento, Presidente Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani