“Dal 14 settembre, circa 6 milioni di studenti hanno ripreso le lezioni, un evento di grande importanza per milioni di famiglie. Anche in Basilicata le scuole avrebbero dovuto aprire i battenti in quella data ma ancora oggi 17 settembre, mancano solo 7 giorni all’apertura posticipata per volere del governo regionale, dopo essere state chiuse il 5 marzo per dpcm governativo: sono trascorsi quasi 200 giorni e le scuole lucane sono per la maggior parte completamente sprovviste di tutto quanto il ministero aveva promesso di inviare. Nel territorio materano, la principale difficoltà che gli studenti incontreranno in questi giorni oltre che dalla carenza di organico sia all’interno del corpo docente, che del personale Ata, sarà delle strutture fatiscenti e obsolete che non consentono di riprendere il normale svolgimento delle lezioni in condizioni di sicurezza”.
E’ quanto ribadisce il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “fin’ora non un banco, non una mascherina, non un docente dei tanti promessi, non un collaboratore scolastico delle centinaia attesi, nemmeno un igienizzante (che i plessi hanno acquistato intanto con loro fondi). Purtroppo – prosegue Giordano – per l’Ugl sono ancora molte le incertezze, i disagi e le profonde criticità che i nostri ragazzi si troveranno ad affrontare. Nonostante i tanti sforzi fatti dal Presidente della Provincia di Matera, Avv. Piero Marrese nel garantire un minimo di tranquillità alle famiglie per quanto riguarda le agibilità scolastiche, se pur nel territorio materano come del resto della Basilicata, le scuole riapriranno il 24 settembre, i nostri bambini e studenti saranno costretti a studiare senza banco. Per non dimenticare il sostegno profuso a tutti i livelli dal Presidente Regionale Basilicata dell’Associazione Dirigenti Scolastici, Prof.ssa Maria Carmela Stigliano che tanto sta’ facendo affinché il 24 settembre, per il bene dei nostri studenti materani, tutto incominci, finalmente, in una situazione inammissibile in un Paese civile che ha sancito l’istruzione come un diritto fondamentale costituzionalmente tutelato. Un vero e proprio caos che rischia di compromettere la sfida più importante della vita dei ragazzi: potersi istruire. E ci è andata bene – aggiunge il segretario Ugl -, basti pensare che sette regioni italiane hanno comunicato l’impossibilità di avviare l’anno scolastico, inoltre, circa la metà delle scuole non ha ancora potuto riaprire. Ed ecco che alle promesse della ministra Azzolina ne consegue che le famiglie dovranno provvedere a fornire i figli di mascherine, di igienizzante e fornire addirittura, in alcuni casi i figli, di una cartellina rigida che fungerà da banco. Si pretende rispetto per le famiglie, per i docenti e per i bambini e ragazzi del nostro territorio di una ministra del tutto inadeguata. Ai docenti e alle dirigenti scolastiche sarà assegnato il compito morale di garantire l’adeguata e solida formazione alle future generazioni oltre che avranno il macigno di fare applicare delle restrizioni innaturali per alcune fasce d’età di bambini. Nel frattempo dovranno farsi carico anche della responsabilità totale della gestione di una situazione che ha del surreale, inventandosi in alcuni casi come supplire alla totale mancanza di mezzi per fare fronte all’anno scolastico in sicurezza. Alla Ministra Azzolina – conclude Giordano – dall’Ugl Matera si lancia un segnale: non sono più tollerabili ritardi e leggerezze di questo Governo”.