“Con la Legge 199 abbiamo conquistato un traguardo storico. Tuttavia, a un anno esatto dall’approvazione, qualcosa è andato indebolendosi nel percorso di attuazione”. Lo ha affermato Luigi Sbarra, segretario generale della Fai Cisl, intervenendo oggi, a Bari, al convegno “L’agroalimentare del futuro”, organizzato da Cisl e Fai Cisl, alla presenza del ministro Martina e della segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan. In serata il leader della Fai Cisl raggiungerà Matera dove giovedì mattina, alle 10, all’Hotel San Domenico, è in programma la riunione del comitato esecutivo nazionale, convocato nella capitale europea della cultura 2019 per presentare il nuovo piano formativo pluriennale della federazione. Parlando della legge sul caporalato Sbarra ha detto che il ritardo nell’applicazione delle nuove norme riguarda soprattutto “l’altra gamba della politica di contrasto: quella della prevenzione e del coinvolgimento sociale nelle strategie di contenimento del fenomeno”.
In particolare, ha denunciato Sbarra, “la rete del lavoro di qualità non decolla, la cabina di regia non trova ancora le sue necessarie declinazioni territoriali, il protocollo interministeriale ‘Fuori dal ghetto’ stenta ancora a dare frutti in tante delle province”. Per il leader nazionale della Fai serve una svolta e un ruolo attivo del sindacato in questa battaglia. “La lotta ai caporali – ha concluso – si gioca anche sul versante culturale, con un grande investimento in formazione, informazione, rispetto delle regole sociali, contrattuali, legislative. Qualità dell’impresa e qualità del lavoro devono diventare in agricoltura facce della stessa medaglia”.
Intanto al San Domenico è tutto pronto per accogliere nel miglior modo possibile le venti delegazioni regionali della Fai Cisl in vista del comitato esecutivo di domani. Un’occasione importante di promozione anche per la Città dei Sassi. “Portiamo a Matera l’idea di un’economia che sa fare sintesi tra tradizione e innovazione, che lega i destini di città e comunità di montagna, che fa della cultura, nella sua accezione più ampia, il motore della crescita economica e civile di un territorio”, spiega il segretario generale regionale Vincenzo Cavallo secondo cui “Matera ha le potenzialità per diventare avamposto di un modello di sviluppo fondato sul dialogo tra agricoltura, turismo, cultura. È una sfida che riguarda la nostra regione ma che interroga il futuro dell’Italia intera”.
Ott 11